Come capire cosa fare nella vita

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Voglio dedicare l’articolo di oggi a un tema che ritengo sia essenziale per tutti e in particolare per coloro che dicono Non so cosa fare nella vita. Ecco allora il mio punto di vista su come fare per capire cosa fare nella vita e come coinvolgere e concentrare tutte le energie per mettere in atto le giuste strategie.

 

Non so che fare…mica dipende da me….magari potessi scegliere….

Ormai ho un’età, che posso fare, sai gli acciacchi, non ho più energia…

Queste e molte altre sono le affermazioni che sento pronunciare da molte persone che incontro nel quotidiano o durante le mie sessioni coaching anche se quella forse più ricorrente e sulla quale vale la pena soffermarsi è Non so cosa fare nella vita.

1. Non so cosa fare nella vita

Ho riflettuto sul fatto che questa espressione assume un valore diverso in base all’età della persona che la pronuncia.

Le varie fasce potrebbero essere suddivise in:

  • bambini/adolescenti
  • giovani, a loro volta distinti tra quelli
    • fino ai 30 anni
    • dai 30 ai 40
  • meno giovani e anziani
    • tra i 40 e i 50
    • oltre i 50

I bambini, e i ragazzi appena entrati nel vortice dell’adolescenza, di fatto non si pongono nemmeno il problema di cosa fare nella vita. Vivono e basta, giocando, divertendosi e andando a scuola talvolta come fosse quasi un’inevitabile condanna da scontare.

I ragazzi, in realtà soltanto alcuni di essi, verso la fine dell’adolescenza cominciano a vagare e, il più delle volte, ad accettare come cosa migliore da fare lasciarsi guidare dai genitori e da altre figure adulte. È abbastanza raro che abbiano la consapevolezza di poter inseguire una passione o addirittura un sogno.

Ecco che allora finiscono in genere per frequentare un ciclo di studi scelto da altri in loro vece.

Da grande diventerai un ottimo medico, avvocato, ingegnere

si sente spesso dire. Se poi le condizioni finanziarie della famiglia non lo permettono può invece accadere che i genitori dicano

Ti prendi il pezzo di carta che può sempre servire e poi vai a lavorare per guadagnarti da vivere.

Non è raro che il risultato di queste condizioni di partenza possa portare a:

  • insoddisfazione
  • abbandono anticipato degli studi
  • vivere una vita infelice fatta di rimpianti

Tra i 30 e i 40 anni perciò sono collocati giovani che:

  • si trascinano da un lavoretto a un altro per sopravvivere
  • svolgono un lavoro o anche una professione senza entusiasmo
  • finiscono nel tunnel dell’estrema povertà, degli stupefacenti o delle attività illecite

Superati i 40, andando verso i 50, comincia a farsi largo un senso di rassegnazione e di totale rinuncia a realizzare qualsiasi cosa, men che meno il proprio sogno.

Oltre i 50 si trovano perciò coloro che si sono accontentati e pensano:

È andata così, ma poteva anche andarmi peggio

Di conseguenza si mettono in attesa che la vita finisca nella convinzione che:

Quello che potevo fare l’ho fatto, magari nella prossima vita andrà meglio

Questa analisi è del tutto personale, basata in massima parte sulla mia esperienza con le persone e sulle mie percezioni, senza quindi dati scientifici che possano supportarla. I risultati devono inoltre tenere necessariamente conto del contesto, della cultura e quindi della parte del mondo a cui si fa riferimento.

Vediamo allora, riguardo al nostro contesto, quali potrebbero essere le strategie da adottare per capire di più della nostra vita.

2. Come capire cosa fare nella vita

Prima di tutto credo sia indispensabile sapere dove è orientata la nostra attenzione e dove quindi stiamo concentrando le energie, quella che cioè si conosce come meta consapevolezza.

La base di questo processo credo debba muovere dalla consapevolezza che la vita è una sola, un unico, meraviglioso e irripetibile viaggio. La durata della vita media, secondo le ultime statistiche, oscilla all’incirca tra i 77 per gli uomini e 83 per le donne ed è peraltro legata a diversi fattori quali ad esempio:

  • il tipo di alimentazione
  • la qualità dell’aria respirata
  • l’attività fisica svolta
  • il consumo o meno di sostanze dannose come il fumo e le droghe
  • il livello di stress sopportato

Quelli elencati sono aspetti sui quali si può intervenire se si vuole migliorare la qualità della vita, preservando in tal modo l’efficienza del corpo che così potrà durare più a lungo.

Ciò su cui invece non si può intervenire sono gli eventi accidentali imprevisti e spesso imprevedibili come gli incidenti automobilistici, le catastrofi naturali e forse le patologie di origine genetica.

Bisogna dunque preservare intanto il corpo affinché ci consenta di allungare il più possibile e in maniera salutare il percorso della vita.

Fatta questa doverosa premessa, tutt’altro che scontata, è ora importante scoprire come si fa a capire cosa fare di questa vita più o meno lunga.

Dopo aver preso consapevolezza delle vicende legate alla vita è ora necessario essere coscienti dei propri desideri, dei propri sogni sia riguardo alla sfera personale che a quella professionale.

E questo indipendentemente dall’età.

Di certo, se prendi consapevolezza di quello che desideri quando sei molto giovane avrai davanti a te una vita fatta di gioie, soddisfazioni, gratificazioni.

Prenditi perciò tutto il tempo che serve per guardarti dentro, nel profondo senza timore, lasciando scorrere i tuoi pensieri senza occuparti in questa fase dei possibili ostacoli che potresti incontrare lungo il percorso verso la realizzazione dei tuoi desideri.

Sogna. Null’altro.

Abbi cura di scrivere su un foglio, su un file o su una mappa mentale qualsiasi desiderio ti venga in mente, anche se possono apparirti a prima vista assurdi o irrealizzabili. Cerca di percepire le emozioni legate a quei desideri e prendine nota.

Soltanto in un momento successivo riprendi la lista e attribuisci una priorità ai desideri che hai trascritto e scegli quello più importante per te in questo momento, trasformandolo in obiettivo. Ciò vuol dire che dovrai verificare, avvalendoti di modelli come lo SMART, se quel desiderio possiede le caratteristiche indispensabili per essere considerato un obiettivo.

Dovrà cioè essere specifico, misurabile, raggiungibile, realistico e con una data di scadenza entro la quale si dovrà realizzare il risultato. Qualcosa insomma del tipo:

Voglio diventare pilota di elicotteri entro settembre del 2025

Definisci poi un piano di azioni da mettere in atto per raggiungere quel risultato e poi agisci.

Puoi fare questo a prescindere dalla tua età, come si suol dire:

Non è mai troppo tardi

anche perché finché sei in vita, c’è si la speranza, ma anche l’opportunità di fare delle cose che possano portarti a realizzare il sogno.

Stai perciò lontano dalle convinzioni che ti rallentano o ti impediscono di andare avanti e concentrati soltanto sul risultato che vuoi ottenere e sulle relative azioni da fare.

Ascolta quello che il tuo cuore e il tuo inconscio ti suggeriscono anche se le persone che hai intorno potranno cercare di dissuaderti e riportarti sulla strada della insoddisfazione.

Se sei un ragazzo potrebbero essere anche i tuoi genitori i quali, pensando di fare il tuo bene, possono però guidarti in modo inconsapevole lontano dai tuoi sogni. Starà a te a quel punto convincerli di quanto sono grandi il tuo desiderio e la tua determinazione di ottenere quel risultato.

Arrivare dunque a capire cosa fare nella vita è un processo la cui realizzazione dipende in gran parte da te, dalla voglia e dall’impegno che metterai per scoprire nel profondo della tua mente e del tuo cuore ciò che davvero vuoi realizzare affinché anche il tuo viaggio della vita sia il più possibile incantevole e gratificante, tanto da poter dire serenamente in quel giorno lontano di averla vissuta senza rimpianti.

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