Cos’è il brainstorming, qual è il significato e come si fa per trarne vantaggi a scuola, nel lavoro e nella vita quotidiana.
Il brainstorming è una metodologia per ottenere idee utili attraverso la partecipazione di più persone che propongono liberamente le proprie.
È una tecnica ideata nel 1957 da Alex Osborne, un dirigente pubblicitario, e molto utilizzata nelle aziende per trovare idee innovative per i propri prodotti o trovare soluzioni a problemi complessi.
Si tratta in pratica di riunire un gruppo di collaboratori, ciascuno dei quali, relativamente a un problema da risolvere, sarà libero di proporre le sue idee per una eventuale soluzione.
La particolarità del brainstorming consiste nel fatto che ogni partecipante può esprimere, senza timore di essere censurato, soluzioni di ogni tipo, anche quelle che in apparenza possono sembrare assurde, ridicole o impossibili.
L’analisi di ciascuna proposta avverrà infatti soltanto dopo la sessione di brainstorming secondo il cosiddetto principio del giudizio differito.
Il vantaggio di questa metodologia è che, tra l’altro, si può avere una grande quantità di idee dalle quali estrarre quella che, dopo essere stata vagliata in modo dettagliato, risulti la più efficace.
Ma perché il brainstorming è così efficace?
Partiamo dal significato.
In questo articolo:
1. Brainstorming: traduzione e significato
Il termine brainstorming deriva dall’inglese e dalla composizione delle parole brain, cioè cervello, e storming, da storm, tempesta, e quindi tempestoso.
La scelta del termine si riferisce al fatto che, adottando quelle specifiche procedure, si facilita una condizione nella quale neuroni e loro connessioni (sinapsi) sono particolarmente attive tali da creare una attività elettrica molto intensa, proprio come quella che si verifica durante una tempesta meteorologica.
2. Cosa stimola il brainstorming
La pratica del brainstorming stimola, dal punto di vista psicologico, una delle facoltà più potenti dell’essere umano ovvero l’immaginazione.
La capacità di immaginare consiste nel creare mentalmente immagini collegate ai concetti e di collegarle ad altri concetti attraverso le interconnessioni sinaptiche stimolate dalla libertà di poter pensare qualsiasi cosa.
L’immaginazione deriva dal processo di imagery, ovvero la capacità dell’essere umano di generare una rappresentazione visiva interna utilizzando gli stessi circuiti cerebrali della percezione.
In pratica, tali zone del cervello si attivano quando elaborano le informazioni provenienti dai sensi, ciò che vediamo, ascoltiamo o percepiamo. Le stesse zone, tuttavia, si attivano anche se immaginiamo soltanto di vedere, ascoltare e percepire qualcosa.
Puoi quindi sfruttare questa tua capacità per fare brainstorming immaginando soltanto il problema da risolvere e attivare così la tua mente e, in particolare, la mente inconscia.
Per immaginare, infatti, devi spostare l’attenzione dall’esterno, cioè dalle informazioni sensoriali, all’interno ovvero ai pensieri e ai ricordi.
Tale spostamento determina subito un rallentamento delle onde cerebrali alle frequenze corrispondenti agli stati di coscienza alfa e theta, tipici della trance ipnotica.
È come se in pratica toccassi un interruttore che ti fa accedere alle infinite risorse della tua mente inconscia.
Il cosiddetto inconscio cioè prende in considerazioni tutte le informazioni disponibili nella memoria a lungo termine senza però farsi condizionare da schemi mentali, le convinzioni, le euristiche, gli stereotipi, come accade invece quando usi la mente cosciente.
Immagina quindi il brainstorming come un enorme flusso di informazioni che fluiscono durante una mega riunione alla quale partecipano miliardi di neuroni con le migliaia di informazioni che ciascuno conserva.
Le cellule dialogano liberamente tra loro e generano tante scariche elettriche proprio come in una tempesta che si scatena nel cervello nel momento in cui ti metti nelle condizioni ideali per stimolarlo.
Come si fa?
3. Come si fa brainstorming
Quello che fanno le aziende quando riuniscono le persone per fare brainstorming è quello che ti ho anticipato all’inizio parlandoti di Osborne, l’ideatore di questa tecnica.
Puoi tuttavia provocare anche tu una tempesta personale semplicemente concentrando l’attenzione sul problema e lasciando fluire liberamente i pensieri, senza chiederti quanto siano utili, verosimili o validi.
Brainstorming e mappa mentale
Uno strumento che io trovo eccellente per farlo è la mappa mentale che infatti è in grado di stimolare il processo associativo e, di conseguenza, la generazione di nuove idee.
Usa un normale foglio di carta A4 posizionato in orizzontale. Disegna al centro un cerchio o un quadrato e scrivi all’interno una parola chiave che identifichi il problema sul quale vuoi concentrarti.
Traccia poi il primo ramo ricurvo sul quale scriverai una parola chiave che identifichi la prima idea che ti viene in mente riguardo al problema. Continua poi tracciando altri rami con le altre idee fino a che senti che non ne arrivano altre.
Io stesso uso le mappe mentali da anni.
Sono state un valido ausilio quando volavo in elicottero e dirigevo reparti di volo della Guardia di Finanza. Continuo a usarle anche oggi per immaginare ad esempio cosa scrivere negli articoli come questo e che trovi infatti sempre in fondo con le corrispondenti parole chiave.
Sono utilissime anche quando scrivo i miei libri, per definire struttura e argomenti da trattare.
Brainstorming e mappe mentali trovano perciò numerose applicazioni sia nella vita personale che professionale.
4. Come applicare il brainstorming
Nella vita personale puoi applicare il brainstorming se sei uno studente ogni volta che ti trovi davanti a un problema da risolvere oppure per capire meglio cosa desideri nella vita per porti poi degli obiettivi.
Fai una mappa mentale o scrivi su un foglio un elenco di quello che desideri, liberamente, senza chiederti quanto sia o meno realizzabile. Lo scopo è quello di stimolare la tua mente inconscia affinché ti suggerisca anche i desideri più profondi così da prenderne piena consapevolezza.
Oltre a quanto suggerito da Alex Osborne, oggi ho voluto ampliare il significato di brainstorming e suggerirti altri modi per farlo anche da sola con il controllo dell’attenzione e l’uso delle mappe mentali.
La vita quotidiana, spesso frenetica, ci può spingere a vivere e svolgere i nostri compiti utilizzando sempre le stesse abitudini le quali, nonostante l’ innegabile utilità, dovrebbero essere continuamente adattate, integrate o nel caso sostituite.
E quale modo migliore per farlo se non con una bella tempesta cerebrale?
Bibliografia
Osborne, A., L’arte della creativity. Principi e procedure di creative problem solving, 1991, Franco Angeli
Osborne, A., Applied Imagination – Principles and Procedures of Creative Writing, 2012, Iyer Press
Vargiu, G., Le onde del successo, 2023, Youcanprint
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