A me gli occhi, please! L’ipnosi

Tempo di lettura: 7 minuti

Articolo aggiornato il 5 Luglio 2022

L’ipnosi può essere intesa come uno stato della mente, corrispondente a una naturale modalità di funzionamento del cervello, e come metodo per indurre se stessi o le persone ad entrare in quello stato. 

L’ipnosi quindi esiste davvero e te ne parlerò oggi, cos’è veramente e come puoi fare per sfruttarne gli enormi benefici per:

  • il tuo benessere
  • l’apprendimento
  • entrare nello stato ideale per il raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Potrai inoltre provare il meraviglioso stato di benessere scaricando e ascoltando l’audio della mia

induzione al rilassamento e gioia

che troverai al termine dell’articolo.

1. Ipnosi

Ti sarà capitato sicuramente di notare un tuo amico, la tua partner o, meglio ancora, tuo figlio che ti guarda…ma non ti vede e tu che gli dici: 

Ohi, sei connesso? 

Sarà successo, guidando l’auto, di seguire un percorso, magari anche complesso, col traffico delle altre auto e pensare, all’improvviso, 

Toh, sono arrivato. Non me ne sono nemmeno accorto.  

O ancora di essere talmente immerso nella lettura dell’ultimo, avvincente romanzo di Ken Follet da dimenticarti completamente dell’appuntamento a cena con il tuo migliore amico.

Cosa c’è in comune tra questi esempi?

Che, molto probabilmente, eri in uno stato ipnotico.

Ma che dici? Nessuno mi ha detto guardami facendomi oscillare l’orologio davanti agli occhi.

Ipnosi tecniche

Questo è probabilmente lo stereotipo che molti hanno in memoria riguardo a ciò che vuol dire ipnosi o essere ipnotizzati.

In realtà non è necessario l’orologio che oscilli o gli occhi magnetici di un abile ipnotista per immergersi in uno stato ipnotico, la cosiddetta trance.

 

Lo stato di trance ipnotica

 

Trance è un sostantivo che deriva dal francese transe che vuol dire estasi, rapimento e dal latino transire cioè passare, trapassare.

È soltanto un altro modo per indicare quello stato mentale, quella condizione nella quale si trova chiunque di noi, ogni giorno, anche più volte, quando cerca, volontariamente o involontariamente, di recuperare dei ricordi dalla Memoria a Lungo Termine o di immaginare qualcosa che non è ancora accaduta. 

È una sensazione che io trovo bellissima, di leggerezza e di piena comunione con se stessi.

Ipnosi

L’ipnosi, dunque, può essere intesa come uno stato di coscienza, o anche un mezzo, come ad esempio la meditazione, per indurre una condizione mentale che corrisponde a una specifica frequenza delle onde cerebrali.

 

Stati di coscienza

 

Lo stato tipico dell’ipnosi è quello Alfa, corrispondente a una attività elettrica del cervello con frequenza compresa tra i 7 e i 14 Hertz o anche più profondi quali il Theta o il Delta con frequenze ancora più basse. 

E’ uno stato che definirei magico nel quale sei in contatto diretto con il tuo inconscio senza barriere. È quello nel quale ti trovi quando sei totalmente immerso nei tuoi pensieri,  come quando sei nel flow, l’esperienza ottimale, o come quello nel quale sono immersi i bambini mentre giocano quando inventano storie immaginarie con i pupazzetti o con le  bambole.

 

Ipnosi con Richard Bandler

 

Qualche anno fa volli saperne un po’ di più e decisi di partecipare a un seminario di tre giorni ad Amsterdam nel quale Richard Bandler, cocreatore della PNL, e John La Valle parlarono dell’ipnosi e come usarla al meglio anche in combinazione con le tecniche della PNL. 

Richard Bandler Giuseppe Vargiu corso di ipnosi

L’ipnosi è una delle eccellenze modellate, ovvero delle quali Bandler e Grinder estrassero la ricetta, dal famosissimo ipnoterapeuta Milton Erickson che la utilizzava in maniera magistrale con i suoi pazienti.

In quei tre giorni ebbi l’opportunità di sperimentare lo stato ipnotico su me stesso e praticare le diverse tecniche per indurlo nelle altre persone.

Un’esperienza davvero straordinaria, interessante e stimolante che, da allora, si è ripetuta continuamente per me e per altre persone alle quali la propongo anche nelle sue diverse forme.

 

2. Tipi di ipnosi

 

Ce ne sono diversi tipi e modi per vivere uno stato di trance tra i quali l’ipnosi:

  • spontanea 
  • classica 
  • ericksoniana

 

Ipnosi spontanea

 

Qualche tempo dopo quel seminario, durante una sessione di coaching con una persona, mentre spiegavo anche a lei cosa fosse l’ipnosi e quali i suoi vantaggi, questa voltò improvvisamente lo sguardo altrove dicendomi: 

Cosa mi stai facendo?  

e spiegandomi poi che aveva provato una strana e piacevole sensazione mai sperimentata prima. 

Mah – mi dissi – che strano

eppure non avevo nemmeno cominciato ad applicare la tecnica di induzione. 

La sera stessa raccontai quanto accaduto a mio figlio, spiegandogli quale reazione avesse avuto quella persona, e lui, sbattendo le palpebre, mi disse: 

Pà, sta succedendo la stessa cosa anche a me.  

Oh, oh. 

In realtà, per entrambi, era accaduto che, inconsapevolmente e in modo del tutto naturale e spontaneo, io per primo ero andato in uno stato ipnotico favorendo l’induzione empatica dell’altra persona e di mio figlio.

 

Ipnosi classica

 

L’ipnosi classica è quella nella quale una persona guida un’altra persona al raggiungimento di quel particolare stato mentale per diversi scopi: 

  • semplice rilassamento 
  • raggiungere obiettivi
  • terapeutico

L’induzione può avvenire avvalendosi di numerose tecniche e, in particolare, quelle che sfruttano la voce e un linguaggio cosiddetto abilmente vago

Nell’ipnosi classica quindi parla soltanto la persona che guida mentre il soggetto ipnotizzato ascolta e si rilassa.

 

Ipnosi ericksoniana

 

Diverso è nell’ipnosi cosiddetta ericksoniana perché era il tipico stile di induzione adottato dal grande maestro, Milton Erickson. Si tratta in pratica, apparentemente, di una normale conversazione durante la quale la persona che guida interagisce con il soggetto usando  il linguaggio per generare nella sua mente situazioni utili e piacevoli.

È un po’ quello che accade quando ascolti un abile oratore che ti incanta con le parole

Questa tecnica è particolarmente utile per stimolare riflessioni, generare piacevoli sensazioni e stati d’animo. 

Ma a cosa serve davvero l’ipnosi?

 

3. A cosa serve l’ipnosi

 

L’ipnosi, voglio ribadirlo, è una condizione naturale e spontanea che viviamo anche inconsapevolmente ogni giorno e per questo totalmente priva di effetti collaterali. Prendere coscienza di questo ti può essere di grande utilità perché ti consentirà di sfruttare una modalità di funzionamento della mente in maniera consapevole finalizzandola a scopi precisi quali, ad esempio: 

  • rilassarti 
  • stimolare la tua creatività 
  • dormire meglio 
  • modificare abitudini, per esempio 
    • dimagrire
    • smettere di fumare, di assumere sostanze stupefacenti o bere alcol in eccesso
  • controllare il dolore

La letteratura scientifica documenta in proposito un’applicazione dell’ipnosi nel campo della terapia chirurgica, in sostituzione dell’anestesia quando quest’ultima genera gravi allergie e molto altro ancora.

 

4. Tecniche di ipnosi

 

Riguardo alle tecniche di ipnosi è necessario distinguerle tra quelle di:

 

  • induzione della trance
  • suggestione

 

Le tecniche per indurre lo stato ipnotico sono numerose e coinvolgono l’uso, singolo o in combinazione, di:

 

  • sguardo, fisso negli occhi del soggetto, come a cercare qualcosa nel profondo
  • voce, volume, toni e modulazione
  • parole, usando il linguaggio abilmente vago
  • respirazione, privilegiando quella diaframmatica
  • postura, che deve ricalcare quella del soggetto

 

Quale che sia la tecnica adottata, la condizione essenziale è che la persona che induce la trance ipnotica sia in grado di entrare essa stessa per prima in quello stato coinvolgendo in modo empatico e naturale il soggetto.

In questa circostanza te ne voglio suggerire una molto semplice che potrai applicare subito anche tu.

 

5. L’ipnosi: tecnica in 3 passi

 

È un metodo molto facile ed efficace che prevede tre passaggi:

 

  • Go first! Vai tu per primo
  • Ricalco
  • Guida

 

Go first! Vai tu per primo

 

Come per qualsiasi altro stato d’animo, anche per indurre quello ipnotico, è necessario come ti dicevo che l’ipnosista se ne immerga per primo, il cosiddetto principio del go first! ovvero entra tu per primo nello stato in cui vuoi guidare l’altro, di cui ti ho parlato peraltro anche in altri articoli.

Sarà tutto più semplice.

 

Ricalco

 

Poi applica una tecnica di induzione ipnotica, scelta tra quelle più semplici o più complesse. Quella più semplice, che mi insegnò Bandler e che è uno dei pilastri della PNL, è quella cosiddetta del ricalco e guida.

Consiste, semplicemente, nell’utilizzare i cosiddetti truismi, da true – cioè vero, per tre volte, per poi guidare la persona verso uno stato d’animo. Si tratta di dire qualcosa che la persona sia in grado di verificare senza dubbio.

A una persona di fronte a te, seduta in poltrona, o anche a te stesso se vuoi praticare l’autoipnosi, potresti dire:

Ora sei seduto sulla poltrona, senti il contatto delle mani col tessuto è quello dei piedi col pavimento….

Sono tutte cose che la persona può verificare inequivocabilmente e, una volta fatto, svilupperà inconsciamente fiducia in te.

 

Guida

 

Il passaggio successivo è la guida che potrebbe essere…

…e mentre senti il contatto dei piedi col pavimento puoi cominciare a provare un profondo senso di benessere e di tranquillità.

Se fai attenzione ti accorgi che la parte che segue il mentre, diversamente dalle tre affermazioni vere e facilmente riconoscibili, è piuttosto vaga e questo, inducendo appunto la persona a cercare tra i suoi ricordi qualcosa che sia riconducibile al benessere e alla tranquillità, ne facilita lo scivolamento nello stato ipnotico.

Continua riducendo le affermazioni vere prima a 2 poi a 1, alternandole sempre ad affermazioni vaghe fino a che noterai che la persona si sarà completamente rilassata con un ritmo respiratorio e cardiaco sempre più lento.

Linguaggio vago

Da questo momento in poi puoi continuare a parlargli con il linguaggio vago per indurre, per esempio, uno stato d’animo sereno o allegro e questo, come diceva Erickson, la farà sentire bene, in armonia con se stessa.

Milton H. Erickson

Milton H. Erickson

 

Tecnica di ipnosi: un esempio

 

Non ti dico che devi cominciare subito a mettere in pratica ciò che oggi ti ho descritto anche se ti accorgerai che, come la goccia scava il sasso lentamente, troverai anche tu il modo di realizzare ciò che vuoi, ora!

Ehi…ci sei? Ah ok, eccoti qua.

Quest’ultimo paragrafo è un piccolissimo esempio di applicazione del modello linguistico utilizzato proprio da Milton Erickson per ottenere, in stato ipnotico, grandi benefici per i suoi pazienti.

Il linguaggio vago, per gli effetti che produce sulla mente, viene adottato, oltre che dagli ipnotisti, anche da coloro che hanno l’obiettivo di persuadere poche persone o folle oceaniche. Come fanno i politici, soprattutto, o come nella celeberrima I have a dream di Martin Luther King, che ti invito a leggere e nella quale puoi trovare gli schemi linguistici di Milton Erickson.

Dunque, come hai potuto comprendere, l’ipnosi è soltanto uno dei modi che la mente usa per funzionare.

Prendi consapevolezza di questo e sfrutta appieno tutte le risorse che la mente ti offre con il massimo della fiducia e della tranquillità per vivere meglio e realizzare più facilmente i tuoi sogni.

Per provare subito il piacere di andare in trance ho preparato per te una mia

induzione al rilassamento e gioia

che potrai ascoltare nell’audio da scaricare gratuitamente compilando il modulo qui sotto.

Se ti è piaciuto puoi condividerlo subito o prima di lasciare questa pagina…

Mappa mentale ipnosi
Mappa mentale articolo

 

Bibliografia

R. Bandler, J. Grinder – Ipnosi e trasformazione

Recensioni

A me gli occhi, please! L'ipnosi

26 Febbraio 2019

interessante

igino

Risposta da Giuseppe Vargiu - SinaPsiCoaching

Grazie Igino.

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