Come calmare l’ansia

Tempo di lettura: 5 minuti

Cos’è l’ansia, quali i suoi sintomi ed effetti e come fare per calmarla quando diventa fastidiosa per lo stato d’animo.

Hai una sensazione di fastidio che ti condiziona?

Pensi che sia ansia?

1. Ansia: significato

Oggi voglio affrontare, in maniera semplice e soprattutto pratica e utile, la questione dell’ansia ovvero quella sorta di miscela di emozioni, pensieri e sensazioni che molte persone provano anche ogni giorno.

Cominciamo dal significato del termine ansia che deriva dal latino anxia e che indica uno stato di tensione psicosomatica, generalmente vissuto come penosa passività verso eventi dannosi che il soggetto pensa stiano verificandosi o teme possano verificarsi (Treccani).

Lo stato di tensione psicosomatica si riferisce alla combinazione di uno stato mentale con sensazioni e percezioni avvertite nel corpo in molteplici forme.

2. Ansia: sintomi

Ciò che percepisci mentalmente quando sei in uno stato d’ansia è soprattutto una sensazione di incapacità a fronteggiare qualcosa verso la quale avverti una certa impreparazione, come se avessi la sensazione che il compito da fronteggiare sia eccessivo per te, che non hai le forze, le competenze e le abilità sufficienti per farvi fronte. E questo ti fa sentire in ritardo, ti fa preoccupare rispetto a qualcosa che in realtà deve ancora accadere anche se non puoi sapere se le tue preoccupazioni siano o meno fondate.

Come quando, per esempio, devi parlare in pubblico per una presentazione o altri motivi e ti prefiguri di essere lì di fronte a loro mentre balbetti senza ricordare quello che hai da dire e che le persone in platea rumoreggiano o peggio si lamentano espressamente.

Tutto questo però accade soltanto nella tua mente, anche se questa non distingue tra realtà e immaginazione e le reazioni emotive che percepisci sono pressoché le stesse di quelle che proveresti se stesse accadendo davvero.

Le percezioni che invece avverti nel corpo possono essere diverse, anche se alcune di esse sono piuttosto comuni a tutti.

In particolare puoi sentire:

  • un senso di costrizione al petto e/o allo stomaco
  • difficoltà a respirare, quindi respiro corto e veloce
  • aumento del battito cardiaco
  • sudorazione intensa
  • tendenza a tenere una postura chiusa

e molte altre ancora.

3. Ansia e stress

Tali manifestazioni, a ben vedere, hanno molto in comune con quello che proviamo in condizioni di stress ovvero quando ci troviamo a fronteggiare un evento che percepiamo come impegnativo o pericoloso.

Ansia

In questi casi, affinché si ripristini la condizione di equilibrio, la cosiddetta omeostasi, si attiva il nostro sistema di stress. è quello conosciuto anche come combatti o fuggi che attiva tutte le necessarie predisposizioni psicofisiche che ci consentono di fronteggiare la minaccia.

Come ad esempio:

  • l’aumento della frequenza cardiaca e respiratoria
  • la costrizione dei vasi sanguigni periferici
  • la produzione di cortisolo e adrenalina

e altro che ci aiuta appunto a potenziare le nostre prestazioni in vista del pericolo.

Una specie di superpoteri insomma.

D’altra parte la sensazione che proviamo non è piacevole anzi ci provoca un senso di disagio più o meno intenso che permane fino a che non cessa l’emergenza da gestire.

Tutto questo è tuttavia utile purché non sia eccessivamente intensa e non duri troppo a lungo altrimenti può rivelarsi dannosa e produrre effetti psicosomatici patologici anche gravi.

Per ovviare a questo è necessario mantenere il giusto equilibrio tra il distress, o stress negativo, ed eustress o positivo. Lo stress positivo è quello al quale siamo sottoposti quando viviamo condizioni intense, ma piacevoli come passare del tempo con la persona amata, leggere un buon libro o praticare lo sport preferito.

L’ansia perciò può essere intesa come quello stato di disagio che proviamo quando ci esponiamo troppo a condizioni che generano stress e che richiede di trovare il modo di calmarla.

4. Come calmare l’ansia

Gestire l’ansia e calmarne gli effetti richiede almeno poche azioni da eseguire regolarmente, facendole diventare cioè parte di un nuovo atteggiamento verso le cose e verso la vita in generale.

Tra le più importanti ci sono:

  • la consapevolezza dell’ansia
  • definizione di obiettivi
  • la respirazione diaframmatica
  • il controllo dell’attenzione
  • l’attività fisica

Per essere in grado di calmare l’ansia è necessario prima averne la consapevolezza, sapere cioè cos’è e saper riconoscere quando ne siamo vittime. Conoscere le cause che possono generarla e sapere quali sono i sintomi che la contraddistinguono ci aiuta a capire che il disagio percepito può essere normale e funzionale per gli scopi contingenti.

Avere costantemente degli obiettivi da perseguire ci aiuta non solo a vivere una vita ricca di stimoli e soddisfazioni, ma anche ad attivare una particolare area del cervello.

Studi condotti dal neurologo americano Marcus E. Raichle con la PET e la fMRI, hanno rivelato che, in assenza di obiettivi, si attiva in automatico l‘area prefrontale sinistra del cervello, detta area di default appunto, che è quella deputata ad occuparsi di risolvere i problemi che minano la sopravvivenza. A tale scopo infatti, e per avere tutte le energie necessarie per affrontare le situazioni critiche, quando essa è attiva il sistema immunitario viene messo in pausa esponendoci di conseguenza all’insorgere di patologie.

Quando invece abbiamo abbiamo dei compiti precisi da svolgere, come quelli per raggiungere un obiettivo appunto, l’area di default viene disattivata per lasciare spazio alla zona parietale destra e riattivare anche il sistema immunitario.

E’ noto che la respirazione, quella diaframmatica in particolare, sia forse il più potente strumento anti stress che abbiamo a disposizione. Dedicare infatti anche pochi minuti al giorno a una serie di cicli respiratori che utilizzino il muscolo diaframma produce molti effetti benefici sul nostro organismo.

Migliora infatti l’ossigenazione del sangue e quindi del cervello, vengono immessi in circolo sostanze chimiche, i neurotrasmettitori del benessere, come la serotonina, dopamina, ossitocina che favoriscono appunto stati d’animo rilassanti e benefici.

Calmare ansia

Il controllo dell’attenzione è forse ciò che maggiormente ci consente di vivere pienamente la vita concentrandola sul presente, su quello che in ogni momento facciamo, anche ciò che ci sembra banale.

L’attenzione però è dispettosa e tende a spostarsi continuamente e spesso in maniera disordinata, facendoci a volte perdere di vista l’essenziale. A tale scopo può essere utile associare alla respirazione diaframmatica anche la pratica della cosiddetta presenza mentale, della meditazione o dell’autoipnosi le quali presuppongono proprio la capacità di orientare e mantenere l’attenzione su qualcosa.

Infine l’attività fisica, da una semplice passeggiata alla pratica di sport più impegnativi, ha una serie di effetti positivi su tutto il corpo, esterno e interno, e sui processi mentali.

L’ansia dunque è parte di tutti noi ed ha la sua indiscussa utilità nella misura in cui attiva tutti quei meccanismi utili ad affrontare e superare le sfide che ogni giorno la vita ci pone davanti. E’ tuttavia necessario essere in grado di prevenire gli eccessi che invece possono tradursi in conseguenze spiacevoli e dannose.

Può essere perciò utile ogni tanto riportare l’attenzione su noi stessi per capire se la vita che stiamo conducendo è sana o se invece richiede di essere modificata per far sì che duri più a lungo e che sia…felice.

Mappa mentale calmare ansia
Mappa mentale articolo

Bibliografia

Bear, M.F., Connors, B.W., Paradiso, M.A., Neuroscienze – esplorando il cervello, 2012, Elsevier

Erickson, M., H., Rossi, E., L., Ipnoterapia, 1982, Roma, Astrolabio Ubaldini

Bandler, R., Grinder, J., Ipnosi e trasformazione, 1983, Roma, Astrolabio Ubaldini

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