1. Cosa significa empatìa

L’empatia è una predisposizione, che ogni essere umano possiede per comprendere i propri simili, i loro pensieri, le loro emozioni e intenzioni. 

Questo straordinario potere è reso possibile, tra l’altro, da particolari cellule del sistema nervoso, i cosiddetti neuroni specchio, la cui esistenza e funzione fu scoperta proprio da uno scienziato italiano, Giacomo Rizzolatti, mentre studiava il comportamento degli scimpanzè.

Essere empatici è quindi proprio insito nella natura umana ed è una funzione che favorisce le relazioni e, di conseguenza, la capacità di creare e mantenere in vita una comunità di persone.

Quando per esempio vedi una persona triste, che piange, i tuoi neuroni specchio tendono a farti sentire altrettanto triste, a farti commuovere e addirittura piangere a tua volta. 

Sarà capitato probabilmente anche a te di commuoverti e versare qualche lacrima, guardando un film drammatico.

Allo stesso modo sarà successo che avrai cominciato a ridere vedendo e ascoltando altri ridere a crepapelle, perfino senza conoscerne inizialmente il motivo.

Il termine stesso, empatìa, che deriva dal greco empatéia, vuol dire letteralmente dentro il sentimento o la sofferenza degli altri.

È quello che metaforicamente indichiamo quando usiamo la tipica espressione Mettiti nei suoi panni  oppure Put yourself in someone else’s shoes, ovvero mettiti nelle scarpe degli altri come dicono gli anglosassoni.

2. Persone empatiche e antipatiche

Nonostante la nostra predisposizione ad essere persone empatiche, tuttavia, i comportamenti che osserviamo intorno a noi, spesso denotano che invece siano tutt’altro che empatici.

In tal caso, il termine più appropriato dovrebbe essere anti – patico ovvero di chi invece  prova sentimenti di repulsione o avversione verso le persone.

Proviamo antipatia verso chi, incurante delle nostre esigenze, tende a sopraffarci con le parole e/o con i comportamenti.

Non si può per esempio considerare una persona empatica chi ci interrompe di continuo mentre stiamo parlando o ci taglia la strada al semaforo per passarci davanti.

La frenesia quotidiana, la cultura e a volte la difficoltà nel coltivare la sensibilità verso gli altri sono probabilmente i fattori che ostacolano il funzionamento dell’ empatia innata.

Ma l’empatia si può imparare o coltivare?

Se è vero che siamo fisiologicamente empatici, allora sarebbe forse meglio dire coltivare, migliorare la capacità di essere una persona empatica.

Come?

3. Imparare ad essere una persona empatica

Per diventare una persona più empatica è necessario prendere consapevolezza: 

• delle caratteristiche di una persona empatica 
• cosa è necessario fare per esserlo 
• in che modo
• quali sono i vantaggi 

Tra le caratteristiche tipiche di una persona empatica emerge tra tutte la capacità di orientare e mantenere l’attenzione sulla persona con l’intenzione sincera di comprenderla, anche quando i suoi comportamenti, il suo punto di vista, sono diversi o in contrasto con i nostri.

Uno dei principi della PNL (Programmazione Neuro Linguistica) è quello secondo il quale dietro qualsiasi comportamento c’è sempre la buona intenzione di chi lo mette in atto.

Mi rendo conto che questo non sempre possa apparire facile da applicare, ma è una condizione necessaria per poter entrare in empatia con la persona, creando il cosiddetto rapport. 

Soltanto dopo aver creato le giuste premesse si può poi esporre il proprio punto di vista e manifestare il proprio comportamento cercando un’intesa che soddisfi entrambi, quello che gli anglosassoni chiamano win win intendendo che nel confronto non vince uno o l’altro, ma vincono sempre entrambe le parti che si confrontano.

Ricordo bene l’importanza di tale principio per creare una buona armonia tra i membri di un equipaggio di volo in elicottero.  Ciò al fine di ridurre o eliminare ogni possibile conflitto per raggiungere un obiettivo comune, quello soprattutto di salvaguardare l’incolumità di tutti e dell’aeromobile.

Ovviamente essere empatici è una qualità che riverbera i suoi vantaggi in ogni ambito della vita ove ci siano delle relazioni interpersonali.

Per affinare la propria capacità di essere empatici è necessario possedere anche una buona padronanza nella gestione del proprio stato d’animo. 

Può capitare infatti che l’altra persona stimoli istintivamente in noi reazioni conflittuali che possono però essere controllate per capire meglio il punto di vista degli altri. 

4. Cosa fare per essere una persona empatica

Per farlo può essere utile fare delle respirazioni lente e profonde che generano velocemente un senso di calma.

Successivamente è necessario porsi delle domande riguardo al nostro interlocutore e alle motivazioni che lo spingono ad avere un certo atteggiamento e comportamento, quali sono le sue emozioni.

Bisogna tuttavia avere chiaro in mente il proprio obiettivo, cioè cosa si vuole ottenere da quel confronto per poi individuare un modo che possa essere compatibile con le esigenze dell’altro.

Un elemento che deve essere sempre presente in una persona empatica è il sorriso.

Sorridere è come indossare l’abito migliore quando vogliamo dare di noi la migliore immagine, così da stimolare negli altri atteggiamenti positivi. 

Il sorriso è un’espressione del viso che stimola la produzione di ormoni del benessere, come la serotonina, i quali favoriscono la migliore predisposizione ad interagire di se stessi e degli altri.

Sorridere comunica agli altri la nostra disponibilità ad accoglierli e a comprenderli.

L’empatia si può manifestare in diversi modi.

Si può essere una persona empatica attraverso il linguaggio che utilizziamo, le parole che scegliamo, il volume e i toni di voce che usiamo.

Allo stesso tempo si può entrare in empatia accordandoci agli altri nel modo di porci, nelle posture del corpo, le espressioni del viso, preferendo quelle di apertura e accoglienza a quelle in qualche modo aggressive.

5. I vantaggi dell’essere una persona empatica

Coltivare la capacità di essere una persona empatica, come avrai intuito, può comportare molti vantaggi, tra i quali:

• essere più sereni e allegri 
• migliorare la relazione con gli altri 
• raggiungere più facilmente gli obiettivi 
• essere nel complesso una persona migliore

In un mondo dove perversano conflitti di ogni tipo, dai banali litigi stradali alle cruente battaglie belliche, quello che sembra mancare più di ogni altra cosa, sembra proprio l’empatia.

Essere persone empatiche consentirebbe, senza alcun dubbio, di metterci nei panni degli altri e con gli altri creare un ambiente più sereno, fatto di comprensione reciproca e nel contempo di realizzazione di obiettivi che accomunano le persone così da essere tutti vincitori.