1. Keywords significato

Il termine keyword ha origini anglosassoni ed è composto dalle parole key, cioè chiave, e word ovvero parola, dunque parola chiave.

Le keyword sono diventate uno strumento perfino indispensabile nell’ambito della cosiddetta keyword research ovvero ricerca di informazioni con le parole chiave attraverso i motori di ricerca come Google. 

Sono in pratica quelle parole, o brevi frasi, che scrivi nella finestra di ricerca quando vuoi trovare informazioni come:

• il significato di qualcosa
• fare qualcosa
• acquistare un prodotto

e così via.

Il motore di ricerca è un gigantesco database, un archivio cioè ove sono raccolte informazioni riguardo a ogni argomento, ai prodotti in vendita e alle esigenze dei potenziali acquirenti desunte proprio dalle query, cioè le domande che digiti nella finestra di ricerca. 

Le informazioni sono elaborate da calcolatori, attraverso gli algoritmi, cioè sequenze di istruzioni per svolgere operazioni che confrontano e incrociano i dati raccolti continuamente negli archivi.

Proprio come fa la mente di ogni essere umano.

Ed è proprio dell’aspetto umano delle keywords di cui voglio parlarti oggi in questo articolo.

2. Keywords e mente umana

I motori di ricerca come Google, Yahoo o Amazon ricalcano infatti il funzionamento della mente umana.

Il cervello è il nostro database, l’archivio dove conserviamo le informazioni, attraverso il processo cognitivo della memorizzazione, all’interno di ogni singolo neurone cioè le cellule che lo compongono.

La capacità di memorizzazione di ognuno è davvero notevole. Basti pensare che il cervello è composto da miliardi di neuroni e che in ogni singolo neurone sembra siano conservati circa 10.000 concetti.

Come puoi immaginare, anche se è obiettivamente difficile, puoi quindi conservare nell’archivio della tua mente un numero di informazioni con tanti zeri.

La questione però è come estrarre dai neuroni l’informazione giusta al momento giusto.

Ed è qui intervengono proprio le keywords.

Quando leggi o ascolti una qualsiasi parola il cervello la elabora attraverso processi molto veloci e complessi che avvengono per la maggior parte in maniera automatica, senza cioè che tu te ne renda conto.

Due sono le funzioni della memoria, quella a lungo termine, che svolgono i compiti come quelli di un algoritmo di un motore di ricerca e cioè:

• il priming
• la memoria semantica

Il priming, che vuol dire innesco, è la funzione che si attiva immediatamente e che consente una veloce valutazione preventiva delle informazioni raccolte. In pratica il priming fa una rapida ricerca di ogni possibile argomento al quale può essere collegata la parola e te li predispone affinché tu possa utilizzarli in modo più veloce.

Hai presente quando cominci a digitare le tue keywords nella finestra di ricerca e sotto ti compaiono una serie di possibili scelte?

Ecco, il cervello fa più o meno la stessa cosa.

La memoria semantica invece è quella porzione della memoria a lungo termine ove sono conservate le parole che conosci con i loro possibili significati.

Come dicevo, la maggior parte di questi processi avvengono in modo inconscio in maniera da velocizzare le operazioni e offrirti le possibili risposte che ti possono essere utili.

In che modo allora puoi sfruttare le keywords e ottenerne i relativi vantaggi?

3. A cosa servono le keywords

Le keywords sono in pratica dei ganci mnemonici attraverso i quali puoi:

• sintetizzare un concetto o
• recuperare un concetto dalla memoria

Puoi trovare per esempio la giusta parola chiave per sintetizzare un concetto che stai studiando nell’ambito della tua formazione personale o per lavoro.

Magari mentre disegni una mappa mentale che riassuma i concetti principali e secondari dell’argomento che stai studiando.

La ricerca di una keyword da associare a un concetto è peraltro un processo attivo della mente che stimola una fitta rete di collegamenti (sinapsi) tra le innumerevoli informazioni conservate nella memoria.

All’ inverso, invece, leggendo o ascoltando quella parola chiave, aggancerai in modo più facile e veloce i concetti da ricordare.

Questo ti potrà essere utile per esempio nella fase di ripasso degli argomenti studiati per favorire la memorizzazione.

Potresti quindi leggere ogni parola chiave e verificare se sia in grado di farti tornare in mente il concetto al quale l’avevi associata, accelerando così il processo di memorizzazione.

Qualora notassi che la keyword che avevi scelto non è abbastanza efficace da farti tornare in mente i concetti, dovrai semplicemente sceglierne un’altra che abbia un maggiore potere evocativo.

Le keyword più efficaci sono quelle che ti fanno venire in mente persone oppure oggetti concreti come ad esempio martello, uva, cappotto e così via.

Se invece scegli parole come gioia, entusiasmo, coraggio potrebbe essere più difficile associarle a qualcosa di concreto.

Oltre ai concetti, una keyword può rievocare nella tua mente anche dei ricordi piacevoli attraverso i quali entrare in uno stato d’animo adeguato alle circostanze.

Per esempio, la parola carisma potrebbe ricordarti un discorso particolarmente efficace che hai fatto in pubblico e che ha suscitato coinvolgimento e approvazione. Quel ricordo ti farà accedere istantaneamente a quello stato d’animo che hai provato in quella occasione e che può esserti utile per tenere con successo un altro discorso.

La scelta delle keyword migliori era quello che faceva anche Milton Erickson nelle sue sessioni di ipnoterapia, facendo uso inoltre di racconti e metafore che evocavano nella mente dei pazienti risorse utili per risolvere le proprie patologie.

Di fatto una keyword può essere ciò che tecnicamente si chiama ancoraggio ovvero quella parola che, proprio come un’ancora, aggancia un concetto, significato o stato emotivo.

Come vedi dunque, le keyword non servono soltanto per fare shopping su Amazon o trovare un tutorial su YouTube. Utilizzare in modo efficace le parole chiave può rivelarsi essere un potente strumento da applicare nella tua vita personale e professionale.

Trovare le giuste keywords può infatti essere utile per gestire e sfruttare al meglio l’immensa quantità di informazioni contenuta nella tua memoria e che lì, sempre a tua disposizione, purché usi le parole giuste al momento giusto per trovare dentro di te proprio quello che cerchi.

Bibliografia

Vargiu, G., Le onde del successo, 2023, Youcanprint