Articolo aggiornato il 6 Gennaio 2023
In questo articolo ti parlerò di intelligenza connettiva, offrendoti spunti di riflessione su come puoi porti, cosa puoi fare per sfruttare al meglio le enormi potenzialità della connessione.
Vuoi capire come adattarti di fronte a nuovi eventi?
Le situazioni nuove, impreviste, che non sappiamo gestire, richiedono intelligenza.
In questo articolo:
1. Intelligenza: significato
È una parola che a volte si usa in maniera impropria associandola, per esempio, alla conoscenza.
È una ragazza intelligente, conosce tante cose, studia tanto.
La parola intelligènza deriva dal sostantivo latino intelligentĭa, a sua volta proveniente dal verbo intelligĕre, “capire”, stabilire correlazioni e distinzioni tra elementi.
Tra le tante definizioni di intelligenza, quella che mi piace di più è quella di William Stern, psicologo e filosofo tedesco, noto per lo sviluppo della psicologia personalistica.
Egli la definisce come capacità generale di adattare il proprio pensiero e condotta di fronte a condizioni e situazioni nuove.
È un po’ come le costruzioni con in mattoncini Lego. I mattoncini sono i pensieri, i concetti, e la casetta con le finestre che hai realizzato è il risultato della tua intelligenza ovvero la capacità di combinarli e assemblarli in modi sempre diversi per ottenere nuovi risultati.
L’intelligenza, tuttavia, può avere sfaccettature.
Gardner: intelligenze multiple
Howard Gardner, psicologo statunitense, noto per la sua teoria sulle intelligenze multiple, distingue 7 tipi di intelligenza relative ad altrettante attività umane:
- logico-matematica
- linguistica
- spaziale
- musicale
- cinestesica o procedurale
- interpersonale
- intrapersonale
A queste va necessariamente aggiunta l’intelligenza emotiva di Daniel Goleman, psicologo, scrittore e giornalista statunitense, relativa proprio alla capacità di saper riconoscere le proprie e altrui emozioni e gestirle al meglio nelle varie circostanze della vita.
2. Intelligenza connettiva
Quella che però, più delle altre, specie nel periodo della pandemia, è stata forse più stimolata è quella che Derrick de Kerchove, sociologo e giornalista belga, definisce come intelligenza connettiva ovvero
connessione delle intelligenze quale approccio ed incontro sinergico dei singoli soggetti per il raggiungimento di un obiettivo.
Connessione
La parola chiave è, in questo caso, connessione.
In principio, quando cioè non esisteva la possibilità di connettersi elettricamente agli altri, c’era soltanto la connessione tra le sinapsi delle cellule neuronali di ognuno di noi e il risultato dei pensieri veniva espresso attraverso il linguaggio parlato o scritto.
Il linguaggio, infatti, è stata la prima e forse più importante psicotecnologia ovvero tecnologia, reale o virtuale, a consentirci di estendere la mente all’esterno di noi stessi trasferendo i pensieri attraverso le parole pronunciate prima e, soprattutto, scritte poi.
L’elettricità e internet
In seguito, con l’avvento dell’elettricità e dei computer, abbiamo avuto la possibilità di collegare ed estendere la nostra intelligenza a quella del pc e dei suoi software con i quali abbiamo imparato a interagire.
Negli anni 90, infine, l’uso della rete internet, inizialmente riservato a scopi militari, è stato esteso anche al mondo civile.
E questo ha determinato un’autentica rivoluzione attraverso appunto la connessione tra le intelligenze di tutte le persone collegate in ogni parte del mondo.
Tutto questo finalizzato al raggiungimento di obiettivi comuni, come affermato da De Kerchove.
Puoi immaginare infatti i vantaggi di questa opportunità, per esempio, nell’ambito della ricerca scientifica o in qualsiasi altro campo richieda la collaborazione tra le menti di più persone.
Cyberspazio
Durante i periodi di lockdown dovuti alla diffusione del Covid, la connessione a internet ha consentito, laddove applicabile, di svolgere le proprie attività lavorative, con il cosiddetto smart working, o quelle scolastiche. Tutto questo scoprendo e imparando a usare in tempi rapidissimi piattaforme dedicate allo scopo quali Zoom, Meet, Skype e altre ancora.
Ogni volta che sei connesso ti immergi nell’immensità di uno spazio virtuale, il cosiddetto Cyberspazio, all’interno del quale puoi trovare un oceano di informazioni sempre disponibili, in continua evoluzione e aggiornamento.
Ipertesto: significato
Le informazioni che trovi sono proposte attraverso pagine che insieme, virtualmente, compongono un enorme libro: l‘Ipertesto.
Un libro che ha del magico perché può, in un attimo, nel tempo di un click, diventare piccolo o grande. Può trattare un solo argomento o tanti argomenti i quali, a loro volta, sono collegati tra essi e con altri rendendo il contenuto che leggi dinamico come una vecchia fisarmonica che si allarga e si restringe.
E questa magia è resa possibile dal link.
Link: significato
Il link, cioè il collegamento, è quella parola o frase che vedi di solito di colore azzurro, spesso sottolineata, che è lì, a tua disposizione per collegarti istantaneamente a un’altra pagina dove troverai un argomento attinente a quello che stai leggendo e che ti consentirà di approfondirlo se lo desideri. In ogni pagina puoi trovare diversi link collegati a diversi argomenti ad essa correlati e in ciascuna trovarne altri ancora e così via per creare il tuo personale libro contenente le informazioni che hai scelto.
Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.
Così scriveva Giacomo Leopardi nella poesia L’infinito.
In questo mare, come puoi comprendere, è però facile perdersi e ritrovarsi alla deriva senza una meta.
3. Navigare in internet
Nei quasi quarant’anni di carriera come pilota di elicotteri ho imparato che quando devi muoverti in uno spazio molto ampio, come il cielo o il mare, è assolutamente necessario avere una meta prefissata. Ogni volta che decollavo avevo infatti il mio piano di volo e sapevo esattamente dove ero diretto: la rotta, il percorso che avrei seguito, la località dove sarei atterrato e dopo quanto tempo. Nel mio caso questa strategia era utile, anzi, indispensabile per evitare il rischio di perdermi e rimanere senza combustibile, cosa che, ti assicuro, è totalmente diversa rispetto a quando ti succede con la macchina per strada.
Poniti un obiettivo
Se vuoi evitare perciò di vagare senza una meta nel Cyberspazio virtuale di internet, senza capire cosa stai facendo e dove stai andando allora anche tu, prima di volare da un link all’altro, devi porti una meta, un obiettivo.
In questo modo saprai meglio come scegliere i collegamenti e le informazioni giuste per ottenere le risposte che avevi pianificato di trovare. In questo periodo storico, in particolare, durante il quale il rischio di farsi sommergere dall’enorme flusso di informazioni è altissimo, ti può essere utile fermarti, riflettere e scegliere le informazioni che possono esserti veramente utili per realizzare il tuo obiettivo.
Sfrutta la connessione
È nella capacità di porti obiettivi e scegliere le informazioni giuste che si esprimerà la tua intelligenza connettiva. La capacità cioè di sfruttare al meglio le enormi potenzialità che ti offre la connessione e connetterti appunto, attraverso la rete, alle informazioni, agli ipertesti, alle persone per realizzare, anche in questo caso, ciò che desideri. La connessione alle altre persone, potenzialmente sparse in tutto il mondo, ma virtualmente raggiungibili attraverso lo schermo che hai di fronte, può consentirti perciò di collegare la tua intelligenza alla loro e con loro costruire le conoscenze che vi accomunano secondo la filosofia di quella che Pierre Levy chiamava intelligenza collettiva.