Oggi ti parlo della Psicologia dell’apprendimento, di come funziona e cosa puoi fare per sfruttarlo al meglio.

Processo cognitivo

L’apprendimento, uno dei più importanti processi cognitivi della mente, quelli cioè deputati alla conoscenza, grazie al quale puoi adattarti continuamente all’ambiente per mezzo di questo fantastico sistema di programmazione e riprogrammazione.

E puoi imparare qualsiasi cosa!

Si, hai capito bene, qualsiasi cosa, senza alcun limite.

Cominciamo dal significato.

1. Apprendimento: significato

L’apprendimento, che deriva dal verbo apprendere, vuol dire acquistare cognizione, cioè conoscenza. È il processo di acquisizione di nuovi modelli di comportamento o di modificazione di quelli precedenti, per un migliore adattamento dell’individuo all’ambiente (Treccani).

L’adattamento continuo all’ambiente circostante dipende anche dall’efficacia delle nostre prestazioni le quali, a loro volta, sono condizionate.

Formula della performance

Tempo fa ti avevo accennato alla formula della performance di Tim Gallway, il coach autore del best seller Il gioco interiore del tennis. 

Tim sostiene che

P = p – i

ovvero che

• P, la Performance, cioè la Prestazione, dipende da
• p, il potenziale,
• meno i, ossia le interferenze siano esse interne o esterne.

  

Questo vuol dire che se vuoi migliorare le tue prestazioni devi ridurre o eliminare le interferenze  interne, cioè quelle convinzioni che possono limitare le tue prestazioni come quando, di fronte a un compito ti dici non ce la farò mai.

L’altro elemento che determina le prestazioni è il tuo potenziale cioè quello che appunto potenzialmente potresti fare con le risorse e le conoscenze che possiedi. Migliorare dunque le tue capacità vuol dire anche far crescere il tuo potenziale.

Come?

Esponendoti continuamente all’apprendimento di cose nuove, in generale o riguardo a qualcosa di specifico.

Certo, le cose che puoi imparare sono praticamente infinite e quindi è necessario stabilire più precisamente cosa.

In che modo?

Definendo i tuoi obiettivi di apprendimento.

2. Obiettivi di apprendimento

Se vuoi fare un’analisi accurata del tuo stato di conoscenza relativo a un certo ambito puoi avvalerti di uno strumento molto utile che io stesso uso nelle mie sessioni di coaching.

La ruota

Puoi usare la Ruota, uno strumento grafico molto semplice da utilizzare per prendere consapevolezza dei tuoi punti di forza e soprattutto quelli di debolezza sui quali puoi concentrare le tue energie cognitive per imparare e migliorare il tuo potenziale.

Quando avrai individuato le aree della tua vita, del tuo lavoro, del tuo sport preferito o altre ancora che pensi possano essere migliorate ti potrai porre degli obiettivi di apprendimento.

Voglio imparare, per esempio, la lingua araba per riuscire a sostenere dei dialoghi di base durante i miei viaggi di lavoro.

No…è troppo difficile!

potrai pensare.

Interferenze interne

Ecco che si affacciano le interferenze interne della formula della performance.

Tranquilla, è del tutto normale.

E’ quello che accade ogni volta che ti trovi di fronte a una nuova situazione da fronteggiare, che ti richiede di uscire dai tuoi schemi abituali affrontando uno degli ostacoli più impegnativi: l’ignoto.

Questo accade anche perché la tua mente si fa due conti e capisce che deve spendere più soldi dal portafogli delle energie cognitive e, dato che spesso è un po’ taccagna, tende a resistere.

Motivazione

Se però scopre che hai proprio tanta voglia di farla quella cosa, che hai cioè la motivazione giusta, allora risparmierà su altre cose ritenute meno importanti e ti fornirà volentieri le energie che ti servono. Anche perchè sà benissimo che, quando ti poni obiettivi entusiasmanti, produci dopamina, un nettare ormonale assolutamente da sballo che, facendoti sentire felice e allegro, rende l’apprendimento molto più facile e duraturo.

Lo schema, il processo che ti porta ad apprendere tutte quelle cose che conservi nella cosiddetta memoria procedurale, parte della memoria a lungo termine, è sempre lo stesso, qualsiasi cosa impari quando la ripeti più volte.

3. Processo di apprendimento

Il processo di apprendimento, quello che cioè ti porta dall’assenza di conoscenza alla conoscenza automatica, può essere visto schematicamente in quattro fasi durante le quali passi da essere:

• inconsapevolmente incapace, cioè non sai di non sapere;
• consapevolmente incapace, quando pensi ops! E come si fa?;
• consapevolmente capace, quando per riuscire a farlo devi pensarci e
• inconsapevolmente capace, quando finalmente ti accorgi che riesci a farlo senza bisogno di pensarci.

Consapevolmente incapace

La fase in cui sei consapevolmente incapace è quella un po’ a rischio perché, se non sei sufficientemente motivato, potresti pensare

No, non fa per me, è troppo difficile 

e rinunciare, rimanendo al calduccio nei tuoi schemi abituali.

Se invece sconfiggi le interferenze interne e decidi di uscire dalla tua cosiddetta zona di comfort allora ti aspetta la fase in cui devi metterci la tigna, cioè essere cocciuto, per usare una simpatica espressione romanesca. E cioè quando provi e non riesci, riprovi e non riesci e il tuo dialogo interno malefico ti sussurra

Lascia perdere, è troppo faticoso, ti stancherai…

In questi casi dovrai allora adottare una strategia efficace che ti consenta di proseguire imperterrito lungo il tuo percorso di apprendimento.

Visualizza il risultato

Se hai scelto e definito bene i tuoi obiettivi di apprendimento potrai allora visualizzare ancora l’immagine del risultato che desideri, quella che ti fa provare le emozioni giuste legate al raggiungimento del risultato. Questo ti servirà per recuperare e ravvivare la motivazione che a sua volta ti aiuterà a superare anche l’ennesimo ostacolo.

Continuerai così fino a quando, all’improvviso, ti stupirai accorgendoti che… lo stai facendo automaticamente, senza doverci più pensare.

Ecco, se prendi consapevolezza che questo è il normale processo di apprendimento che applichi per ogni cosa nuova che impari, allora sarai anche preparata mentalmente a riconoscere i momenti difficili come parte integrante del tuo percorso di apprendimento, ad affrontarli e superarli sempre più facilmente.

Apprendere è meraviglioso, è quella capacità che ci ha consentito di trasformarci da uomo delle caverne a persona in grado di affrontare e vincere sfide un tempo ritenute proibitive e che ci consentirà di raggiungere chissà quante e quali altre mete ancora più presigiose.

Dimenticare che ciascuno di noi possiede questo poderoso strumento è un po’ come avere una Ferrari in garage e scordarsi di prenderla. E quel che è peggio è che meno si apprende, meno la mente è pronta ad apprendere, come accade per qualsiasi strumento.

Impara ogni giorno

E’ perciò necessario farlo più spesso anzi, direi ogni giorno. Per quanto piena sia la tua giornata, trova sempre il modo di dedicare tempo per imparare cose nuove.

Ogni giorno.

Così come dedichi tempo al tuo coffee break, alla lettura dei quotidiani, allo scrolling dei post sui social, fai altrettanto per la tua crescita personale. Scegli tu, qualsiasi cosa ti piaccia, che ti possa essere utile e che, soprattutto, ti emozioni.

Quando impari cose nuove le tue cellule cerebrali, i neuroni, si collegano, attraverso le sinapsi, alle zampette degli altri neuroni i quali, a loro volta si collegheranno ad altri e altri ancora creando infinite connessioni.

E’ un po’ quello che accade sui social quando gli amici si connettono agli amici e agli amici degli amici e così via.

E quanto più lo farai, tanto maggiori saranno le connessioni tra neuroni, e tanto più efficiente e maggiormente predisposta ad apprendere sarà la tua mente.

Comincia subito

Per crearti gli stimoli giusti chiediti ogni giorno:

• Cosa ho imparato oggi?
• Cosa imparerò domani? 

Usa la Ruota della vita, scopri in quale campo vuoi migliorare e fissa un obiettivo di apprendimento .

Potresti imparare una nuova lingua, iscriverti a un corso di crescita personale o di laurea, cominciare un nuovo sport o prepararti per fare un lavoro che ti piace di più di quello attuale.

Ti sembra troppo?

Vuoi qualcosa di più facile?

Scegli tu, come più ti piace.

Se un compito lo percepisci troppo impegnativo, dividilo in pezzi più piccoli e più facilmente accessibili.

Se, per esempio, trovi faticoso imparare dieci nuove parole al giorno della lingua che hai scelto, renditela più facile!

Imparane 5, 1 al giorno o anche 1 a settimana. Riduci l’impegno finchè non lo percepisci gestibile e piacevole.

Già, piacevole! Ricorda, apprendere è più facile se associ la pratica a emozioni piacevoli. 

Dopamina a go go!

Bibliografia

Gallway, T., Il gioco interiore del tennis,

Gli articoli che leggi sono un mio libero contributo alla tua felicità e al tuo benessere e sono gratuiti. Sarò veramente felice quando vorrai condividerlo e scriverai qui di seguito un tuo commento, importantissimo per me per conoscere il tuo punto di vista.