Articolo aggiornato il 17 Marzo 2024
Scopri, nell’articolo di oggi, il vero potenziale della tua super mente, sfruttando al meglio la tua creatività ogni giorno, nel lavoro e nella vita privata.
Problemi che ti assillano?
Non trovi soluzioni?
Affidati ai superpoteri della tua Mente Creativa
Nei giorni scorsi ero seduto al tavolo di un bar lungo un canale di Amsterdam approfittando di un raro giorno di sole in ottobre e del mio tempo libero dopo più di 40 anni di esperienze nella Guardia di Finanza.
La mia attenzione era attratta dai colori della città e da uno dei tanti barconi in transito sul canale con qualche turista a bordo che si godeva il panorama sorseggiando il suo caffè. D’un tratto mi era venuto in mente un pensiero sul quale indugiavo da giorni. Sono un uomo innamorato della vita, di tutte le opportunità che essa offre, delle innumerevoli cose che mi piacerebbe fare e che non mi basta il tempo per seguirle tutte.
Avevo cominciato a visualizzare i libri di psicologia, sui quali approfondisco tanti aspetti della mente, la mia raccolta di racconti, che devo completare e pubblicare, continuare a scrivere il romanzo che ho iniziato, fare un viaggio per visitare posti dell’Africa che non ho visto.
E così via per tutte le altre attività che mi incuriosiscono, mi affascinano e che vorrei fare quanto prima.
Ma quale? E quale fare prima?
Assorto in questo dubbio amletico mi ero accorto che la vista era sfocata, non vedevo più i colori di Amsterdam e il barcone che scivolava sul canale, ma le immagini dei miei desideri che comparivano e affollavano la mente.
Avevo notato, inoltre, che ero rimasto fermo, immobile, con la tazza di caffè (ormai freddo) rimasta sospesa a mezz’aria, in catalessi, proprio quando stavo per portarla alle labbra. E, nel mentre, sopraggiungevano tutti i pensieri che mi avevano letteralmente rapito. Il mio respiro era lento, appena percettibile e avvertivo un certo intorpidimento in tutto il corpo.
In questo articolo:
1. In trance
In quel momento avevo realizzato di essere in trance, quello speciale stato nel quale la mente va quando siamo in contatto con l’inconscio e mettiamo in funzione l’emisfero destro del cervello, quello che si occupa prevalentemente dei compiti creativi.
Si tratta di attività come dipingere, scrivere, suonare uno strumento, leggere un avvincente romanzo di Ken Follett o, meglio ancora, che si attiva nei bambini quando giocano allegramente fantasticando con i loro personaggi immaginari.
Quando sei immersa in queste attività, il cervello lavora in una modalità particolare che produce onde elettriche a diverse frequenze.
Stati di coscienza
Era il 1924 quando lo psichiatra tedesco Hans Berger riuscì, per la prima volta, a misurare l’attività elettrica del cervello in quello stato mentale che chiamò stato Alpha perché era il primo di altri che misurò successivamente.
Creò, di fatto, una sorta di mappa che identifica i diversi stati mentali nei quali ci troviamo nell’arco delle 24 ore e cioè:
- Gamma e Beta, quando siamo svegli e la nostra attenzione è rivolta all’esterno a percepire le informazioni che ci arrivano dai sensi.
- Delta, Theta e Alpha quando invece passiamo dal sonno profondo al momento in cui stiamo per risvegliarci, la fase REM dei sogni, e l’attenzione è rivolta all’interno, a pensieri, ricordi.
Non saprei dirti in quale stato fossi esattamente quel giorno sul canale di Amsterdam, probabilmente quello Alpha, quando, alle prese col mio dilemma, mi era venuto in mente il mio professore di Fisica.
Quel giorno ci stava parlando del principio del galleggiamento, di quando e come Archimede lo aveva scoperto. Ci raccontò che il grande inventore stava per entrare nella sua vasca da bagno pensando a cosa fosse dovuto il galleggiamento dei corpi nei fluidi quando, all’improvviso, vedendo che l’acqua fuoriusciva dai bordi dopo essersi immerso, aveva esclamato:
Eureka!!!
2. Eureka! La geniale intuizione
Gli era venuta in mente cioè, la geniale intuizione:
un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del volume del fluido spostato.
Ecco – disse il mio Prof – quando pensi di aver dato fondo a tutte i tuoi ragionamenti possibili affidati all’inconscio e fallo lavorare per te!
Confesso che, al momento, diedi alla cosa un’importanza relativa, pensando addirittura che il Prof stesse andando un po’ oltre con la fantasia.
Ma oggi so, e numerosi esperimenti scientifici lo hanno ampiamente dimostrato, che i risultati raggiungibili sfruttando le enormi potenzialità della parte inconsapevole della nostra mente, sono fantastici e incredibilmente creativi.
3. Creatività
In psicologia, il termine creatività indica un processo di dinamica intellettuale che caratterizzatato da:
- una particolare sensibilità ai problemi
- capacità di produrre idee
- originalità nell’ideare
- capacità di sintesi e di analisi
- capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze.
ed è sinonimo di estrosità, fantasia, fecondità, inventiva, vena, genialità (Treccani).
La fantasia e spesso la genialità si manifestano grazie soprattutto al fatto che, quando la Mente lavora in modalità Creativa è libera dai filtri imposti dalla coscienza, stereotipi, convinzioni, specie quelle che ci limitano. Schemi mentali che pure ci facilitano spesso a funzionare velocemente e in maniera efficace.
Schemi mentali
È proprio questa libertà dagli schemi che consente all’inconscio di cogliere quelle intuizioni innovative, talvolta geniali, che ci regala sotto forma di illuminazioni improvvise o attraverso i sogni, spesso con un linguaggio simbolico o metaforico.
A quel punto non resta che avere fiducia ed essere pronti a cogliere questi flash che la Mente Creativa ci offre e applicarli a ciò che ci serve.
La mia attenzione era stata improvvisamente attratta di nuovo verso l’esterno quando la cameriera olandese biondo platino mi aveva servito un meraviglioso piatto letteralmente decorato da tante piccole pietanze diverse, con i colori delle verdure e ortaggi che adoro.
Di colpo quell’immagine mi aveva fatto gridare
Eureka! Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima?
Poco a poco
Per potermi dedicare a un maggior numero delle cose che mi piace fare posso fare poco a poco di ogni cosa. Posso cioè dedicare a ognuna meno tempo, anche soltanto 10/15 minuti, così da avere una giornata ricca di tante piccole pietanze, cioè esperienze da vivere ed essere più gratificato senza essere costretto a rinunciare a tante altre cose.
Mi basterà scegliere e cominciare da quelle più importanti organizzando opportunamente la mia giornata.
Gli aneddoti di Archimede e il mio sul canale di Amsterdam sono soltanto esempi della creatività che chiunque di noi potenzialmente può produrre.
Il processo creativo si avvia e funziona in modo spontaneo e naturale, anche senza rendersene conto. La cosa straordinaria è che, conoscendo meglio come funziona la mente, puoi ricreare in modo consapevole le condizioni che favoriscono la creatività e sfruttarla al meglio in ogni ambito della vita, personale e professionale.
Impara perciò ad andare velocemente negli stati mentali alpha e theta, quelli cioè che fanno funzionare il cervello in modalità creativa, ogni volta che avrai bisogno di trovare la tua geniale intuizione così che anche tu possa gridare
Eureka!
Bibliografia
Csikszentmihalyi, M. Creativity: The Psychology of Discovery and Invention, 2013, Perennial