Articolo aggiornato il 23 Maggio 2022
Come porsi obiettivi da raggiungere per ottenere i risultati che hai sempre desiderato e smettere di procrastinare.
Vuoi davvero ottenere quel risultato che insegui da sempre?
Un aneddoto napoletano
Mia madre mi raccontava un aneddoto napoletano di un tale, un certo Nicola, talmente grasso che, come si direbbe Roma, avresti fatto prima a saltargli sopra che girargli intorno. Un giorno però decise di mettersi a dieta ed era talmente entusiasta che diceva di questa sua intenzione a tutti i suoi amici e parenti.
Un giorno incontrò un amico che sghignazzando gli chiese:
Ué Nicò, ma non ti eri messo a dieta? Sembri più grosso di prima.
E Nicola gli rispose entusiasta:
Sì, certo, comincio domani. L’ho anche scritto a caratteri cubitali su un cartello che ho appeso in camera da letto
Il suo amico allora gli chiese:
E cosa hai scritto su quel cartello?
e Nicola:
Ho scritto Dimane riune Nicola. Anche stamattina l’ho letto, e mi ha ricordato che domani devo cominciare la dieta.
In altre parole, questa è quella che chiamano l’arte di procrastinare.
In questo articolo:
1. Procrastinare: significato
È una parola strana perfino da pronunciare che deriva dal latino pro – cras (domani) e significa differire, rinviare da un giorno a un altro, dall’oggi al domani, allo scopo di guadagnare tempo o addirittura con l’intenzione di non fare quello che si dovrebbe (Treccani, 2022).
Nel linguaggio comune usiamo dei sinonimi più facilmente intuibili e pronunciabili come rinviare, rimandare, spostare quello che abbiamo da fare a un altro momento.
L’arte di procrastinare è quello che in psicologia viene definito come comportamento che spinge a ritardare volontariamente un’azione nonostante prevedibili conseguenze future negative, optando quindi per il piacere di breve durata a costo di benefici a lungo termine.
In pratica è quello che molti fanno rinviando continuamente le azioni che porterebbero verso il risultato agognato.
Rimandare spesso, però, si rivela fatalmente essere il modo migliore per riuscire a non fare mai niente. Di contro, numerosi esperimenti dimostrano, in modo scientifico, che quando la mente è focalizzata su un obiettivo preciso mette in moto una serie di meccanismi che spingono in maniera potente a darsi da fare per raggiungerlo.
Quindi, per raggiungere obiettivi che ti portino a ottenere i risultati che desideri è proprio da qui che devi partire.
Come?
Prima di tutto, può sembrarti banale, ma per raggiungerlo prima devi avere un obiettivo.
2. Avere un obiettivo
Avere un obiettivo vuol dire sapere su cosa, l’obietto o oggetto, orientare la tua attenzione, su cui concentrare le tue energie migliori per ottenere i risultati che desideri.
L’attenzione, uno dei processi cognitivi più importanti, può essere diretta soltanto su poche cose per volta trascurandone tante altre.
Se hai quindi piena consapevolezza di ciò che vuoi realizzare, sarai in grado di dirigervi l’attenzione sorvolando su altre cose meno importanti.
Come fare perciò per essere consapevole di ciò che vuoi realizzare?
Come individuare i propri obiettivi
Puoi cominciare semplicemente a porti la domanda:
Cosa desidero davvero?
oppure
Cosa mi fa piacere ottenere?
Prenditi del tempo, da dedicare esclusivamente a te – sono certo che ne hai pieno diritto – e scrivi una lista di tutto quello che ti viene in mente, anche ciò che ti sembra apparentemente impossibile da realizzare. Ti aiuterà a portare all’esterno della tua mente i pensieri e, così facendo, a prenderne maggiore coscienza.
Rileggi poi la lista che hai scritto e scegli quello che ti sembra sia per te più entusiasmante. Per capire meglio se e quanto ti stimola quello che hai scelto esegui un processo di analisi attraverso le seguenti fasi:
- immagina
- percepisci
- ascolta
- vivi le sensazioni
Immagina
Pensa al risultato che dovrà verificarsi e che ti dirà che hai raggiunto l’obiettivo che ti eri prefissato. Pensalo come se fosse già realizzato, come se lo stessi vivendo in questo momento. Visualizzalo in maniera vivida, osservando la tua immagine mentale in tutti i suoi dettagli.
Che emozione ti dà immaginare di aver raggiunto il risultato?
Euforia? Eccitazione? Gioia?
Dove la senti questa sensazione? Nella testa? Nel petto o nella pancia?
Percepisci
Percepisci attentamente quella sensazione focalizzando l’attenzione sulla parte del corpo dove è localizzata. Fissa bene in mente questa emozione e valuta quanto è intensa attribuendole un punteggio da 0 a 10.
Ora torna sull’immagine. E’ colorata? Luminosa? Piatta o tridimensionale? E’ ferma come una foto o è in movimento come in un video?
Ascolta
Poni anche l’attenzione su ciò che ascolti, sul canale uditivo: Senti suoni, voci, rumori? Se si, sono a volume alto o basso? E il tono? È basso o acuto?
Sensazioni
Lascia un po’ di spazio anche per la parte cinestesica, quella cioè legata alle sensazioni. Nella scena che stai vivendo mentalmente avverti una temperatura calda o fredda? E’ umido o secco?
E’ proprio questo che devi fare per scovare le emozioni che vivi quando immagini quel risultato. Devono diventare un preciso riferimento da mantenere costantemente nei tuoi occhi.
3. Emozioni: la vera spinta
Le emozioni sono la vera spinta, o quantomeno quella iniziale, che fa scattare quella molla potente dentro e che ti fa muovere, ti fa scatenare per cercare di ottenere, ad ogni costo, quello che vuoi.
Se, invece, visualizzando l’immagine del risultato corrispondente al raggiungimento dell’obiettivo, non avverti quelle emozioni forti dentro di te, allora forse dovrai riconsiderarlo perché, verosimilmente, è qualcosa che non vuoi veramente.
La spinta emotiva giusta è quello che ti serve e ti servirà per alimentare tutte le tue energie specie nei momenti di difficoltà. E’ quella che ti supporterà dandoti forza quando, trovandoti di fronte a un apparente ostacolo insormontabile, ti potresti sentire sfiduciato e perfino depresso.
Basterà invece visualizzare mentalmente quel risultato, in maniera vivida, per ritrovare le emozioni, la motivazione e le energie giuste per superare ogni incertezza.
Questa, credo sia una condizione essenziale e imprescindibile da soddisfare per essere certi che l’impegno che vuoi produrre sia adeguatamente indirizzato.
Ah ok. E’ tutto?
Beh, no, prima di partire a testa bassa con le prime azioni per realizzare il tuo obiettivo, dovrai interrogarti e trovare risposta ad altre domande per accertarti che quello che desideri possa diventare davvero un obiettivo.
4. Caratteristiche di un obiettivo
Un obiettivo, che si può chiamare anche obbiettivo o, in inglese Goal per essere considerato tale deve possedere alcune caratteristiche.
Deve essere cioè:
- specifico ed eccitante
- raggiungibile
- sfidante
- ecologico
- controllabile
- con una scadenza
Specifico ed Eccitante
Visualizzando ciò che vuoi ottenere e percependo le emozioni che provi dentro di te puoi dire di aver soddisfatto due delle diverse condizioni alle quali è subordinato un obiettivo per essere considerato veramente tale e cioè essere specifico ed eccitante.
Raggiungibile
È bello? È figo quello che vuoi? Attento però, è verosimile che tu lo possa raggiungere?
Se i dubbi ti vengono da convinzioni prive di fondamento evita di prenderle in considerazione. Se, invece, è un obiettivo oggettivamente impossibile da ottenere va’ probabilmente riconsiderato con maggior attenzione.
Sfidante
Ora, pensando a quello che dovrai fare per ottenerlo e al momento in cui lo otterrai, lo percepisci troppo facile, alla tua portata o ti mette quel minimo di ansietta nella pancia perché non sei così sicuro di farcela?
Insomma ti annoia un po’ o ti eccita l’idea di questa nuova sfida. Se la risposta è sì, che lo trovi impegnativo e sfidante, hai messo un altro bel tassello alle fondamenta di questo obiettivo.
Ecologico
Cosa accadrà nel momento in cui avrai ottenuto quello che desideri? Che conseguenze avrà sulla tua vita e su quella delle persone a cui vuoi bene?
Se vuoi fare un nuovo lavoro, ma questo potrà comportare di dover stare lontano dai tuoi cari dovrai valutarlo per tempo e, nel caso, accettarne coscientemente le conseguenze.
Controllabile
E se per ottenere quello che vuoi è necessario che altri facciano o decidano qualcosa che influisce o addirittura determina il risultato finale vuol dire che non hai il controllo del risultato, che non dipende da te o soltanto da te. Questo potrebbe voler dire che potresti raggiungerlo comunque così come, anche indipendentemente dalla tua volontà, potresti essere condizionato o, peggio, ostacolato.
Fissa una scadenza
Se vuoi davvero evitare di cadere nella trappola del procrastinare è necessario che tu stabilisca quando vuoi che si realizzi ipotizzando o meglio fissando una data. Questo passaggio ha delle proprietà magiche che ti consentiranno di attivare dei meccanismi potentissimi in grado di metterti il turbo per volare verso il tuo obiettivo. Come gli anglosassoni usano dire
Once is scheduled is done!
ovvero una volta programmato, inserito nella tua agenda, puoi considerarlo già fatto!
Bello! E ora?
5. Piano d’azione
E ora datti da fare e redigi un piano d’azione, un elenco di cose concrete da fare secondo una precisa priorità e sequenza temporale.
Scrivi su un foglio il tuo obiettivo e il risultato che otterrai e, insieme al Piano d’Azione, mettili in un posto dove tu possa vederli sempre, magari appesi dietro la porta della tua camera. In questo modo potrai ricordarti già al mattino appena sveglio, se necessario, che devi concentrare le tue energie per mettere in atto il tuo piano.
Se preferisci puoi inoltre programmare la tua agenda, cartacea, sul computer o lo smartphone, inserendo le azioni e l’orario al quale le svolgerai. Sarà un ulteriore stimolo ad agire per rispettare le scadenze.
Mano a mano che farai le azioni che hai programmato, segna sul piano, con un pennarello a colori
Fatto!
E questo, come dice un mio caro amico, sarà un momento di libidine pazzesca!
Dunque se vuoi evitare di ripetere l’errore di Nicola, del quale ti ho raccontato, e procrastinare a chissà quando la realizzazione dei tuoi desideri e perché no dei tuoi sogni, prendi consapevolezza di quali sono i tuoi obiettivi da raggiungere e fai il primo passo.
Gli articoli che leggi sono un mio libero contributo alla tua felicità e al tuo benessere e sono gratuiti. Sarò veramente felice quando vorrai condividerlo e scriverai qui di seguito un tuo commento, importantissimo per me per conoscere il tuo punto di vista.
Bibliografia
Whitmore, J., Coaching, 2011, Urgnano (BG), Alessio Roberti Editore S.r.l.