Il sistema nervoso centrale e periferico

Tempo di lettura: 5 minuti

L’articolo di oggi è un po’ particolare nel quale infatti ti racconto come ho parlato del sistema nervoso centrale e periferico a un bambino di 5 anni.

1. Il sistema nervoso centrale e periferico raccontato a un bambino di 5 anni

Un giorno ero a pranzo da colleghi e amici, anch’essi appassionati della mente umana, ai quali stavo parlando di quanto continui a stupirmi il sistema nervoso, allo stesso tempo complesso e straordinario.

Mi ero appena addentrato in particolare sullo schema del sistema nervoso centrale e periferico, quando il bambino di una coppia presente proruppe con la sua vocina squillante chiedendomi:

Giuseppe, cos’è il sistema nervoso centrale e periferico?

Io lo guardai, poi ci guardammo tutti e scoppiammo in una risata fragorosa perché sorpresi da quella domanda così precisa di quel simpatico bambino.

Perché ridete? Il sistema nervoso è una cosa divertente? – chiese lui con uno sguardo tanto confuso quanto divertito.

In un certo senso sì Matteo, da un certo punto di vista è molto divertente. Ora ti spiego – gli dissi.

Sì, ma come spiego il sistema nervoso centrale e periferico a un bambino di 5 anni? – mi chiesi. 

Poi mi tornò in mente quando insegnavo ai miei allievi piloti di elicottero l’Aerotecnica, un autentico mattone, che spiegava però i principi fisici e aerodinamici indispensabili a comprendere perché l’elicottero vola.

Ogni lezione era una sfida ardua che mi richiedeva di rendere argomenti molto complessi più semplici da comprendere, e lo facevo attraverso esempi, metafore e paragoni con concetti già conosciuti (apprendimento significativo).

Loro però non erano bambini – pensai. Ok dai, coraggio –  mi dissi – e cominciai.

Vedi Matteo, il sistema nervoso è…è il modo in cui tu dici al tuo corpo quello che deve fare.

Hai presente quella volta che sei andato a vedere lo spettacolo dei burattini? Quei pupazzetti buffi appesi ai fili che qualcuno muoveva per farli muovere?

Lui annuì e io tirai un sospiro di sollievo.

Il sistema nervoso è fatto proprio con tantissimi fili, sottili sottili, soltanto che non possiamo vederli perché sono nascosti sotto la pelle e passano dappertutto dalla testa, ai piedi e alle mani.

E chi muove tutti i fili? – chiese Matteo.

2. Il sistema nervoso centrale

Pensa che, come per i burattini, anche i nostri fili sono controllati da uno solo che se ne sta nascosto qui dentro la testa e lungo la schiena. 

Nella testa c’è una specie di groviglio di batuffoli di ovatta tutta attorcigliata, sai quella che usa la mamma quando si toglie il trucco dal viso, che si chiama encefalo ed è diviso in due metà quasi uguali.

Sotto l’encefalo c’è n’è uno più piccolo che chiamano cervelletto che ha il compito specifico di farci muovere.

Ancora più sotto c’è un tubo fitto fitto di nervi che chiamano tronco encefalico.

Hai presente la parte dei fiori sotto i petali?

Ecco, è una cosa simile da dove spuntano, invece dei petali, l’encefalo e il cervelletto.

Il sistema nervoso centrale comprende infine una sorta di grosso cavo elettrico, chiamato midollo, che passa all’interno delle ossa della schiena, la colonna vertebrale, che lo protegge da possibili colpi che potrebbero danneggiarlo cadendo, per esempio, dalla bicicletta. 

Questo cavo è molto importante perché da lui partono tutti i fili che si distribuiscono nel corpo. 

Se, infatti, si dovesse rompere, tutti i fili collegati dopo la rottura non funzionerebbero e potrebbe essere quindi impossibile camminare, muovere le braccia e così via. 

Sarebbe come tagliare uno o più dei fili che fanno muovere il burattino.

Oh…– fece Matteo impressionato dalla cosa. – E il cervello è fatto di fili di cotone? – aggiunse.

No – gli risposi sorridendo – Pensa che il cervello, in realtà, è fatto di tanti piccolissimi vermiciattoli, che si chiamano neuroni, con la testa e una coda che può essere lunghissima. A volte può partire dalla testa e arrivare perfino al tuo piedino.

E sai quanti sono? – Matteo scosse la testa.

Sono miliardi. 

Così tanti? – chiese.

Si, esatto, sono tanti, come le stelle che si vedono d’estate quando sei al buio.

Ogni neurone, o cellula neuronale, può contenere circa 10.000 informazioni che scambia con tutti gli altri neuroni in caso di necessità.

Quindi il sistema nervoso centrale parte dalla testa e dalla schiena da dove partono tutti quei fili, che si chiamano nervi, fibre nervose o assoni, e si diramano in tutto il corpo facendolo muovere e funzionare. 

Di cosa sono fatti i nostri fili? Sono come i fili elettrici che aggiustava papà ieri per far funzionare la lampada del mio comodino? – chiese Matteo.

Un po’ sì e un po’ no.

Anche i nostri fili, cioè le fibre nervose, fanno passare una corrente elettrica che fa funzionare il corpo.

Nella tua lampada fanno accendere la lampadina, nel corpo invece, ti fanno voltare se qualcuno ti chiama o piegare sulle gambe per raccogliere un giocattolo che ti è caduto.

I nostri fili, fibre o nervi, invece, non sono fatti di metallo e plastica, ma di un diverso materiale che fa comunque scorrere bene la corrente elettrica prodotta nella testa e nella schiena, cioè nel sistema nervoso centrale.

Ti ricordi quella stanza piena di televisori e pulsanti dove c’erano quei personaggi che rappresentavano le emozioni del film Inside out? – gli chiesi.

Siii – rispose lui divertito – dove stavano Gioia e quei tipi buffi di Rabbia e Tristezza.

Ecco Matteo, immagina che il sistema nervoso centrale è…più o meno così.

Da lì controlla tutti i fili e può farti muovere braccia e gambe come un burattino, farti correre o saltare, scrivere i compiti di scuola, mangiare tante cose buone e tantissimo altro.

Wow! – esclamò Matteo – e il sistema nervoso periferico invece?

Ops! Speravo l’avesse dimenticato.

3. Sistema nervoso periferico

Ah sì, stavo appunto per parlartene – mentii.

È facile. Tutti i fili o le parti che non appartengono al sistema nervoso centrale sono il sistema nervoso periferico.

Dato che il corpo è grande e le cose da fare sono tante, il sistema nervoso periferico, per svolgere tutti i suoi compiti si affida a due parti diverse.

Una si occupa di far muovere i muscoli quando vuoi farlo o di farti sentire per esempio dolore quando tocchi la spina di una rosa.

Questo si chiama Sistema nervoso periferico somatico.

L’altra parte, invece, è collegata agli organi interni come lo stomaco, l’ intestino, il cuore.

Ti fa sentire, per esempio, mal di pancia, ti fa battere il cuore oppure ti fa sudare quando fa caldo.

E pensa che tutto questo lavoro lo fa senza che tu te ne accorga o senza che tu gli debba chiedere di farlo.

Per questo motivo è chiamato infatti sistema nervoso periferico involontario o autonomo, ma anche vegetativo o viscerale dato che si occupa delle viscere, cioè dell’intestino.

Allora Matteo, non è fantastico il sistema nervoso?

Wow! Non immaginavo tanto. 

Bene Matteo, allora ricorda che lo schema del sistema nervoso è semplice da ricordare.

È diviso in centrale e periferico.

Quello centrale, chiuso nella testa e nella colonna vertebrale, distribuisce la corrente attraverso il midollo e le lunghe code dei neuroni, gli assoni ricordi? Questi sono collegati ai fili dei muscoli che ci fanno muovere.

Il sistema nervoso periferico invece si occupa di far muovere i muscoli quando lo decidiamo e di far funzionare gli organi interni.

Eh…ma… – cominciò a dire Matteo preparando un’altra delle sue domande.

Ehm..direi che per oggi hai imparato tante cose. La prossima volta ti racconto di altre meravigliose funzioni del cervello che sono certo ti stupiranno – dissi tentando di salvarmi da altre domande micidiali.

Ok – disse lui un po’ rassegnato.

E andiamo – pensai – per questa volta è andata.

Però devo ammettere…che fatica.

Bibliografia

Bear, M.F., Connors, B.W., Paradiso, M.A., Neuroscienze: esplorando il cervello, 2016, Edra S.p.A.

Cherubini, P., Psicologia generale, 2012, Raffaello Cortina

Pravettoni, G., Psicologia cognitiva – dalla teoria alla pratica, 2017, Mondadori 

Vargiu, G., Le onde del successo, 2023, Youcanprint

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