A volte alcune persone dicono di avere una memoria fotografica e aggiungono

Mi basta vederla una sola volta e ricordo quello che è scritto in quella pagina. 

Io uso molto la memoria visiva.

Memoria eidetica, fotografica o visiva sono diverse?

1. Memoria eidetica significato

Eidetico o eidetica è un termine che deriva dal greco eidos, cioè forma, aspetto o anche conoscenza attraverso il vedere. 

In pratica eidetico è ciò di cui veniamo a conoscenza attraverso le immagini percepite dalla vista. La memoria eidetica perciò è quella funzione della memoria, quella a breve termine in particolare, che si occupa di elaborare le immagini che vediamo per decidere dove destinarle. 

Se esse rivestono un particolare interesse vengono trattenute ulteriormente e poi dirottate nel magazzino della memoria a lungo termine.

Ma come decidiamo se memorizzarle o dimenticarle?

Tutto ruota come sempre intorno all’attenzione, altro fondamentale processo cognitivo che la mente usa per prendere conoscenza del mondo esterno.

Le immagini che i nostri occhi rilevano continuamente sono troppe per essere memorizzate tutte ed ecco allora che interviene l’attenzione che contribuisce a fare una prima grande selezione.

Immagina cioè l’attenzione come una torcia elettrica che concentra il suo fascio di luce sugli oggetti o le persone che, per qualche ragione, riteniamo importanti. Tutto quello che è illuminato dalla luce della torcia ovvero dell’attenzione acquista particolare interesse che stimola la mente a memorizzarlo.

Tutto quello che invece rimane fuori dal fascio di luce, viene trascurato o ignorato del tutto secondo il fenomeno della cosiddetta cecità psichica.

La scelta di dove orientare l’attenzione e quindi la vista può avvenire in maniera consapevole oppure a livello inconscio per effetto di altri filtri come ad esempio il priming, altra funzione della memoria a lungo termine.

Quello che accade per la memoria eidetica si verifica anche per gli altri sensi.

Se sposti l’attenzione sul vino che stai gustando, per esempio, sarai in grado di cogliere molti dettagli riguardo al profumo, al sapore, alle sensazioni.

Analogamente, se sarai attento ai suoni che ti circondano, potrai coglierne alcuni che altrimenti avresti ignorato. E altrettanto accade anche per gli odori e le percezioni cinestesiche ovvero fisiche.

Sfruttando la capacità di orientare e mantenere l’attenzione su qualcosa o qualcuno è perciò possibile migliorare la propria memoria eidetica come fanno ad esempio gli agenti segreti delle storie di spionaggio. 

Il duro addestramento per diventare spie comprende infatti anche la capacità di osservare con attenzione e mantenere in memoria, eidetica prima e a lungo termine dopo, una quantità incredibile di dettagli.

Il bello è che anche tu puoi diventare come un James Bond facendo pratica e specifici esercizi per potenziare la memoria eidetica.

2. Memoria eidetica e attenzione

Lo sviluppo e il miglioramento della memoria eidetica o fotografica, come a volte si usa accomunare, passa necessariamente dal controllo dell’attenzione, dalla capacità cioè di saperla orientare dove desideri e mantenerla concentrata sull’obiettivo per tutto il tempo necessario.

È un po’ come dire al cervello

Ehi, fai attenzione a quella cosa e cogli tutti i dettagli

A quel punto Lui esegue diligentemente il compito e ordina lo spostamento e la concentrazione della vista e degli altri sensi sul bersaglio di riferimento.

L’orientamento della vista in particolare fa sì che sul target si diriga la parte centrale dell’occhio (fovea), quella cioè che consente la migliore messa a fuoco, come è apparso infatti in alcuni esperimenti scientifici.

Il controllo dell’attenzione perciò determina il conseguente miglioramento della capacità di trattenere in memoria le informazioni sensoriali e, nello specifico, di quelle visive.

Vediamo allora cosa puoi fare per sviluppare una memoria eidetica da agente segreto.

3. Memoria eidetica come svilupparla e migliorarla

Potresti fare numerosi esercizi, ma te ne voglio consigliare uno come quelli appunto degli agenti segreti, tipo Jason Bourne.

Scegli un bar molto frequentato, non troppo per le prime volte, e comincia ad allertare la tua mente dicendole, anche solo col pensiero, che appena entrato dovrà attivare la massima attenzione su ogni dettaglio possibile da cogliere.

Poi varca la soglia del bar e comincia a guardarti intorno, facendo una sorta di scansione di ogni persona o cosa che vedi. Immagina di avere la vista di Superman, hai presente quando dagli occhi gli parte quel fascio luminoso rosso, e illumina mentalmente ogni dettaglio in senso orario da sinistra a destra.

Fai attenzione però a non insospettire il personale del bar e gli altri avventori per evitare che, allarmati da un tipo strano che cerca chissà cosa, chiamino i carabinieri.

Ogni volta che soffermi lo sguardo su qualcuno o qualcosa poniti rapidamente delle domande che possano intensificare il tuo interesse così da fornire alla memoria dei motivi in più per memorizzare i dettagli.

Per esempio, potresti chiederti se la coppia di giovani seduti in fondo a sinistra è sposata o sono colleghi di lavoro.

Si tengono la mano sul tavolo?

Hanno le mani appoggiate in grembo e lui le sta mostrando un documento?

Bevono analcolici perché devono tornare in ufficio ed essere lucidi?

Se stai pensando che ci voglia troppo tempo per fare tutte queste domande, ti accorgerai invece che la tua mente lo farà più velocemente di quanto tu possa credere.

Poi vai a sederti al tavolo, chiama il cameriere e ordina un cocktail Martini, ovviamente agitato, non mescolato come avrebbe fatto James Bond.

Mentre aspetti il tuo drink, fai un respiro profondo e chiudi gli occhi.

Ora, come se stessi al cinema, osserva il tuo schermo mentale sul quale avrai proiettato le immagini raccolte in precedenza con lo scanning della sala. Osserva le immagini mentali seguendo lo stesso percorso, da sinistra a destra. In seguito e con la pratica, potrai anche permetterti di osservare le immagini in modo casuale.

Ti sorprenderà notare quanti dettagli sei in grado di ricordare, nonostante non sia ancora così esperto. 

Esegui ovviamente l’esercizio con un sano senso di ironia e divertimento che faciliteranno ulteriormente il compito e il risultato.

Alla fine congratulati con te stesso e sii contento per aver preso maggiore consapevolezza dei poteri della tua mente. Ripeti con regolarità l’esercizio e ti accorgerai che la tua memoria eidetica migliorerà progressivamente.

Se non vuoi rischiare di essere scoperto dal controspionaggio, puoi fare lo stesso esercizio, utilizzando però una fotografia ricca di dettagli scelta magari tra quelle di una bella vacanza o meglio che non avevi mai visto prima.

Come hai potuto notare memoria eidetica o fotografica ha enormi potenzialità purché, prima della memoria, tu attivi al massimo la tua attenzione, concentrandola e mantenendola su ciò che ti serve di memorizzare.

Potresti perfino arrivare, come fanno alcune persone particolarmente dotate, a sfogliare velocemente le pagine di un libro per poi chiuderlo e ricordare perfettamente quello che c’era scritto. 

Ma…andiamo per gradi, ok?

Bibliografia

Cherubini, P., Psicologia generale, 2012, Raffaello Cortina

Vargiu, G., Le onde del successo, 2023, Youcanprint