La check list per imparare

Tempo di lettura: 6 minuti

Articolo aggiornato il 3 Settembre 2022

Come creare una check list, un percorso di azioni programmate, per studiare velocemente e imparare in modo più efficace e produttivo.

No, non lo imparerò mai… Pensi sia oltre le tue capacità?

Ecco la tua check list per imparare facilmente qualsiasi cosa.

A volte pensi che imparare quella certa cosa non sia per te, troppo complicata, impossibile da apprendere e memorizzare.

Sai cosa?

Penso non ci sia niente al mondo che tu non possa imparare.

Se vuoi.

Devi solo scoprire il modo migliore per ottenerlo.

Ah si? E quale sarebbe? 

Beh, in realtà è semplice. Basta semplificare.

1. Metodo riduzione

Basta prendere, per esempio, una cosa complessa, in apparenza complicata e scomporla in pezzetti più semplici e comprensibili. È quello che nelle neuroscienze è conosciuto come metodo riduzionista e che nella PNL, Programmazione Neuro Linguistica, è conosciuto come chunking down.

Ti faccio un esempio con un breve aneddoto.

Quando facevo l’istruttore a bordo degli elicotteri, mi capitava di chiedere al pilota in addestramento di eseguire una manovra un po’ complessa come, ad esempio, quella detta in gergo elicotteristico, arresto rapido. Una brusca frenata cioè che consiste appunto nel rallentare rapidamente la velocità fin quasi a fermarsi sospesi in aria, cosa peraltro possibile soltanto con l’elicottero.

È una manovra complessa perché richiede un uso particolarmente coordinato dei comandi di volo (ciclico, collettivo e pedaliera) e, nemmeno a dirlo, un’adeguata presenza mentale.

Molto spesso il giovane pilota, dovendo controllare nello stesso tempo troppe cose, si incasinava, col risultato che l’elicottero prendeva a contorcersi, come fa un pesce quando rimane fuori dall’acqua.

E allora gli dicevo, semplicemente,

Ok, lascia a me il controllo della pedaliera e del collettivo (a bordo abbiamo i doppi comandi) e tu concentrati soltanto sui movimenti da fare col ciclico.

Tranquillo – gli dicevo, mentre dal casco cominciavano a colargli sul viso le gocce di sudore – ora tu pensa soltanto a manovrare con il ciclico e non pensare agli altri comandi, li manovro io.

E così, alleggerito il carico di lavoro mentale, e anche fisico, riusciva meglio a comprendere le reazioni dell’elicottero ad ogni movimento del ciclico e a capire esattamente quali movimenti fossero necessari per eseguire correttamente la manovra dell’arresto rapido.

Poi, man mano, gli aggiungevo il controllo degli altri comandi fino a che non fosse in grado di eseguire l’intera manovra in maniera coordinata.

Questo dimostra che si possono imparare anche cose relativamente complesse come pilotare un elicottero se lo si fa nel modo giusto.

Già, ma quale?

2. Imparare

Il percorso da seguire per apprendere qualsiasi cosa è più o meno identico e adattarti alle modalità preferite dal cervello, sfruttandole a tuo favore, farà si che accada in maniera più veloce, efficace e persino…divertente.

Bambini che apprendono

Prendi per esempio lo studio, croce e delizia (si fa per dire) di ogni studente.

Anche studiare richiede che tu segua un percorso preciso che ti porti ad aggiungere ai tuoi ricordi permanenti (Memoria a Lungo Termine) nuove informazioni e cioè nuove connessioni tra i neuroni che le contengono.

Ma andiamo per gradi.

Seguiamo la check list, come fa un vero pilota professionista, per essere certo di aver fatto tutto e nella giusta sequenza. La check list è uno strumento molto efficace nel campo aeronautico in particolare perché consente di ricordare tutto ciò che c’è da fare e nella giusta sequenza. Sono usate, per esempio, per ricordare tutto ciò che bisogna controllare prima, durante e dopo il volo per garantire la massima sicurezza del volo.

Quindi per studiare velocemente e bene, forse è meglio capire bene cosa vuol dire studiare.

3. Studiare velocemente

Cosa vuol dire studiare?

Trascorrere passivamente ore sui libri sbuffando e ripetendo in modo meccanico ciò che hai letto?

Beh, non proprio.

Studiare è, come dicevo, un percorso che ti porta

  • dal prendere consapevolezza che non conosci un argomento
  • a comprenderlo e, infine
  • a memorizzarlo

cosi da usarlo successivamente, per esempio, per apprendere altre cose più complesse.

Se ci pensi è come quando hai imparato le quattro operazioni fondamentali (+ , – , x , / ) che poi hai usato per risolvere problemi più complicati.

Lo stesso percorso potresti applicarlo per eseguire qualcosa come invece avrai fatto leggendo, per esempio, il libretto delle istruzioni della tua nuova auto prima di metterti alla guida e partire.

Prima di imboccare quel sentiero, però, può essere utile se non indispensabile porsi un obiettivo.

4. Obiettivi specifici di apprendimento

Per definire un obiettivo specifico di apprendimento dovrai però prima chiederti se desideri davvero imparare quell’argomento o se impararlo di consentirà di raggiungere un altro obiettivo.

Pensa attentamente al momento in cui avrai ottenuto il risultato di averlo appreso, che cercandolo nella memoria ti tornerà subito in mente tanto da essere già in grado di applicarlo, magari in modo inconsapevole, a ciò che serve.

Ti piace l’idea che possa accadere questo?

Quanto ti emoziona?

Se non è così allora ti trovi di fronte al primo e più importante ostacolo all’apprendimento cioè la mancanza di motivazione. E’ infatti quello che ti priverà delle energie necessarie per proseguire spedito nello studio quando incontrerai le prime difficoltà di comprensione e/o memorizzazione.

Quando manca questa spinta dentro di te, se non hai alcun motivo per gioire all’idea di imparare una cosa nuova, allora farai fatica a concentrarti, Comincerai perciò a vagare tra i pensieri di altre cose piacevoli e, di conseguenza, incontrerai difficoltà a comprendere il significato di quel che leggi.

Una volta che hai definito l’obiettivo dovrai inoltre chiederti se hai tutto ciò che ti serve per raggiungerlo.

5. Le risorse

Per affrontare il tuo percorso di apprendimento avrai di certo bisogno di risorse didattiche per raggiungere l’obiettivo che potremmo definire:

  • hard (libri, penne, pc) e quelle
  • soft (conoscenza dei vocaboli o addirittura della lingua, dei concetti propedeutici a quelli che stai studiando, tecniche di studio veloce)

Quando, per esempio, leggendo incontri una parola della quale non conosci il significato, potresti intuirlo dal contesto della frase, altrimenti potrebbe anche impedirti di comprendere tutta la frase.

Ecco allora che diventa indispensabile cercare il significato sul vocabolario oppure sulle fonti disponibili online.

Quando acquisisce un’informazione, la mente cerca subito di associarla a quelle già conservate nella Memoria a Lungo Termine per rendere più semplice e veloce la comprensione, grazie anche a delle scorciatoie (euristiche).

Se non trova proprio niente di utile ecco che allora la mente deve avviare un processo più articolato e dispendioso (la c.d. Via Centrale) in termini di energie mentali.

Quelle disponibili consentono in genere di elaborare un massimo di 7+/-2 (G.A.Miller) pezzi di informazione, oltre i quali elimina o mette in attesa.

Ci sono inoltre altre straordinarie risorse insite nella mente e che potrebbero essere sfruttate al meglio, come il Priming.

6. Il Priming

Il tuo cervello, e quello di chiunque altro, possiede infatti questa funzione potentissima, il Priming.

È quella cioè grazie alla quale qualsiasi informazione arrivi dai sensi stimola, in modo automatico e inconsapevole, l’attivazione di infinite connessioni tra i neuroni.

Il cervello predispone così, e rende rapidamente disponibili. ogni possibile informazione presente nella MLT potenzialmente utile allo scopo del momento.

Visione d’insieme e selezione

Quindi, se prima di leggere ogni argomento in dettaglio, ti fai una carrellata veloce tra

  • titoli
  • sommario
  • illustrazioni
  • schemi

il potente Priming predisporrà tutte le tue precedenti conoscenze in materia facilitando la visione di insieme e la comprensione dei concetti che incontrerai.

Nel mentre fai questo la tua mente comincerà, in modo spontaneo e naturale, a trattenere in memoria qualcosa. E questo sarà tanto più efficace quanto maggiore sarà la motivazione, l’approccio graduale per piccoli pezzi e la concentrazione sul compito.

E infine l’ultima fase, la memorizzazione.

7. Memorizzazione

Soltanto dopo aver svolto in modo corretto e diligente gli step che ti ho inserito in questa check listpotrai dedicarti alla memorizzazione analitica degli argomenti, magari sfruttando le tecniche di memoria, delle quali ti ho già parlato in altri articoli.

Con la necessaria pratica, riuscirai a crearti delle immagini mentali collegate alle parole chiave.

Queste, e il tuo potente alleato, il Priming, ti consentiranno di generare un percorso mentale proprio come fece Pollicino nella fiaba, ricordi? Seguendo il sentiero riuscirai sempre a trovare, in modo facile e divertente, tutte le informazioni che avrai compreso durante la lettura.

Completato anche questo item della check list, potrai dire, proprio come fa un pilota professionista al termine dei controlli pre volo

Check list completed!

ovvero tutto completato.

Dunque, per imparare qualsiasi cosa e, in particolare, studiare velocemente puoi utilizzare una check list con i suggerimenti che ti ho descritto così da diventare anche tu un pilota Top gun, anche se dello studio.

Se hai gradito, ricorda di condividere questa lettura, specie con le persone a te più care.

A presto.

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