Come sopportare il dolore con l’ipnosi

Tempo di lettura: 5 minuti

Cos’è e come puoi sopportare il dolore con le tecniche di ipnosi.

Hai bisogno di gestire il dolore tuo o delle persone che ami?

Oggi ti parlo dell’ipnosi quale valida alternativa ai farmaci per la gestione e il controllo del dolore.

1. Il dolore: cos’è

Il dolore può essere definito come una sensazione soggettiva di sofferenza dovuta a un male fisico. (Treccani)

Esso è una delle tante funzioni svolte dal nostro sistema mente corpo la quale, per quanto possa essere fastidiosa, ha una sua importanza e utilità.

Il dolore, infatti, è un avvertimento che riceviamo quando il nostro sistema percepisce una condizione di pericolo che possa potenzialmente danneggiarci o perfino ucciderci.

Basti pensare, per esempio, al dolore che proviamo quando tocchiamo il fuoco o un oggetto molto caldo come quando siamo vicini ai fornelli della cucina. Oppure quando avvertiamo la puntura della spina di una rosa che ci fa ritrarre subito la mano e succhiarci il dito dal quale esce una pallina di sangue.

Questi ed altri esempi che si potrebbero considerare dimostrano che il dolore svolge l’importante funzione di  proteggerci da effetti dannosi ben peggiori di una banale scottatura o puntura.

Una volta ottenuto lo scopo, cioè quello di aver stimolato una reazione protettiva, il dolore non è più necessario. Il problema è che, talvolta, esso persiste anche se siamo ben coscienti del pericolo incombente e attivati per proteggerci.

2. La terapia del dolore

È quello che accade infatti quando si è vittima di una patologia anche grave. In quei casi a volte il dolore purtroppo continua ad essere presente nonostante si stiano ricevendo le cure e le attenzioni del caso.

Ecco che allora può essere necessario affiancare alla terapia prescritta per la patologia anche una specifica per la gestione del dolore affinché quest’ultimo non renda più pesante il quadro clinico d’insieme.

Terapia farmacologica Dolore

In proposito di solito vengono prescritti dei farmaci, di solito oppiacei, che hanno la funzione di ridurre l’efficacia dei sensori del dolore distribuiti in tutto il corpo. Questi sono a volte efficaci, in altri casi meno ed hanno inoltre lo svantaggio che oltre un certo dosaggio diventano eccessivamente dannosi.

3. Milton Erickson e la gestione del dolore

Da molti anni ormai una valida alternativa per una gestione efficace del dolore, senza controindicazioni, è rappresentata dalla pratica dell’ipnosi della quale molto si deve all’opera svolta da Milton Erickson, considerato uno dei massimi esperti di ipnoterapia.

Erickson condusse molti esperimenti nel campo dell’ipnosi, specie come contrasto al dolore, perché egli stesso era afflitto continuamente da atroci dolori dovuti alla poliomelite che lo aveva colpito e costretto sulla sedia a rotelle.

La tecnica principale adottata da Erickson si fonda sulla distrazione ovvero lo spostamento dell’attenzione dal dolore a qualcosa che si possa considerare più importante.

A tal proposito è famoso un aneddoto che egli stesso raccontava.

L’aneddoto della tigre di Erickson

Una volta gli portarono una paziente affetta da cancro in fase avanzata, la quale pativa atroci dolori nonostante i medici cercassero di alleviare le sue pene con una terapia farmacologica che ormai non produceva più i suoi affetti analgesici.

Quando fu nel suo studio, la paziente gli espresse tutto il suo scetticismo riguardo all’efficacia che poteva avere l’ipnosi su di lei tenuto conto che nemmeno alti dosaggi di antidolorifici avevano avuto effetto. Ella concludeva dicendo:

Mi hanno mandato da lei per vedere se poteva fare qualcosa per il dolore, ma non capisco come possa farlo soltanto con delle semplici parole, visto che nemmeno i farmaci hanno funzionato

Erickson la guardò serafico, ricalcò ripetendo le sue affermazioni e convinzioni e poi le disse

Se proprio adesso quella porta si dovesse spalancare e lei vedesse una enorme tigre affamata, che si lecca i baffi, e guarda solo lei, quanto dolore pensa che sentirebbe?

La tecnica funzionò e poi i dottori non capirono cosa intendesse quando lei diceva che, per lenire le sue sofferenze, le bastava ascoltare la tigre che aveva sotto il letto mentre faceva le fusa.

Perché allora aveva funzionato?

4. Come sopportare il dolore con l’ipnosi

Potrebbe essere considerato il classico uovo di Colombo visto che la spiegazione può essere perfino banale.

Tutto dipende, anche in questo caso, dai limiti della nostra attenzione che Miller quantifico in 7 +/- 2 gruppi di informazione. In pratica l’attenzione della signora fu assorbita totalmente dal pensiero di quello che la tigre avrebbe potuto farle se le fosse balzata addosso trascurando di conseguenza il dolore.

Terapia ipnotica Dolore

Sarà accaduto anche a te di accorgerti di avere una ferita sanguinante soltanto dopo aver risolto la situazione di emergenza che avevi dovuto gestire.

Io stesso, anni fa, fui coinvolto in un incidente stradale nel quale due degli occupanti dell’auto sulla quale viaggiavo presero un brutto colpo alla testa con relativo trauma cranico che fece perdere loro conoscenza.

L’auto era uscita fuori di strada ribaltandosi e finendo in un fossato. La persona alla guida era sotto shock e quindi incapace di collaborare per cercare i soccorsi su quella strada buia non avendo peraltro nemmeno i cellulari che all’epoca non c’erano. Dovetti fare tutto da solo, cercare di rianimare le due persone, andare sul bordo della strada sperando di fermare qualcuno e accompagnare tutti all’ospedale.

Ricordo che soltanto quando le persone furono affidate alle cure dei medici mi sentii più tranquillo, ma immediatamente dopo avvertii un dolore nella zona lombare. Mi tastai e, con mia grande sorpresa e confesso anche spavento, notai che avevo un gonfiore dolorante delle dimensioni di una palla da baseball. Fortunatamente le radiografie non fecero emergere nulla di grave e l’episodio si concluse tranquillamente per me e con un mese di degenza per le due persone col trauma cranico.

Di esempi del genere se ne potrebbero raccontare numerosi che potrebbero dimostrare altrettanto chiaramente che, se l’attenzione è distratta da qualcosa che la attiri più facilmente, riusciamo a ignorare il dolore senza sentirne i suoi effetti fastidiosi.

Esistono, in realtà, persone che non percepiscono nessuna sensazione, compreso il dolore. Esse possono perfino farsi estrarre un dente senza anestesia, cosa perfino impensabile per chiunque. Sono quelle alle quali manca in effetti una coscienza cinestetica cosa che li espone, se ci pensi, a gravi pericoli.

Immagina una persona affetta da questo problema che, se per sbaglio, appoggiasse una mano su una piastra bollente se ne accorgerebbe soltanto quando buona parte del braccio si sarebbe bruciata.

5. Tecniche di ipnosi per sopportare il dolore

Lo spostamento dell’attenzione attraverso l’induzione di una trance ipnotica è dunque una tecnica molto efficace per gestire il dolore anche se ne possono adottare molte altre come:

  • suggestione ipnotica diretta o indiretta
  • l’utilizzazione dell’amnesia
  • l’analgesia ipnotica parziale, completa o selettiva
  • l’anestesia ipnotica
  • lo spostamento ipnotico del dolore da una zona all’altra del corpo
  • la dissociazione ipnotica attraverso il disorientamento temporale o corporeo

e altre ancora delle quali ti parlerò in altri articoli del mio blog.

Come hai visto, tra le innumerevoli applicazioni dello strumento dell’ipnosi, c’è anche la gestione del dolore realizzabile con la guida di un ipnotista oppure, come faceva Erickson, in totale autonomia con l’autoipnosi. Sono del tutto certo che, se prendessimo tutti maggiore consapevolezza dei grandi vantaggi derivanti dall’uso deliberato della nostra mente inconscia, potremmo utilizzare il nostro cervello e suoi processi per essere molto più efficaci, creativi e felici.

 

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Bibliografia

Erickson, M., H., Rossi, E., L., Ipnoterapia, 1982, Roma, Astrolabio Ubaldini

Bandler, R., Grinder, J., Ipnosi e trasformazione, 1983, Roma, Astrolabio Ubaldini

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