Articolo aggiornato il 2 Febbraio 2023
In questo articolo ti parlerò del Pranic healing, ovvero della guarigione con l’energia vitale ottenuta applicando una semplice tecnica.
Ma sei proprio sicuro che non sia vero?
E…se lo fosse e non si può ancora dimostrare con le conoscenze attuali?
Stavo pensando alle cose che esistono, ma che non sono percepibili dai sensi umani come ad esempio l’elettricità, invisibile, il fischio ad ultrasuoni che i cani sentono e noi no oppure ancora il magnetismo che si rivela a noi soltanto in presenza appunto di un magnete che attrae un altro magnete o un oggetto ferroso.
Quando ci troviamo di fronte a casi del genere i nostri schemi mentali, per risparmiare energie cognitive, ci fanno tendere generalmente allo scetticismo fino a che qualcosa o qualcuno non ci fornisce delle prove dell’esistenza di quel dato fenomeno.
La stessa Psicologia, e la Scienza in particolare, confuta tutto ciò che non sia dimostrabile in maniera empirica ossia con un procedimento che, ripetuto, fornisca sempre lo stesso risultato.
Riflettendo su questo ho dedotto che, se da un lato il metodo empirico ci dà la certezza del risultato e quindi della teoria che si vuole dimostrare, dall’altro, di fatto, ci potrebbe privare di potenziali benefici soltanto perché non siamo riusciti ancora a dimostrarne l’esistenza.
In questo articolo:
1. Pranic healing
È quello che mi sono chiesto mentre frequentavo un corso di Pranic Healing che mi aveva incuriosito e dove mi hanno parlato di una aura, un corpo energetico, come una sorta di involucro nel quale tutto il nostro corpo è contenuto, e la cui distribuzione sovrintende alla salute del corpo fisico.
Pranic healing o Pranic energy healing deriva da Prana, il termine con il quale si indica energia, e Healing, la cui traduzione deriva da heal, cioè guarire, e quindi guarigione. Dunque Pranic healing vuol dire guarigione attraverso l’energia. È lo stesso significato dei termini cinesi Chi Kung ove CHI è appunto l’energia.
2. Pranic healing: due leggi fondamentali
Master Choa Kok Sui, il maestro contemporaneo, non più in vita, che lo ha diffuso in tutto il mondo attraverso i suoi insegnamenti e i suoi libri, spiegava che il Pranic Healing si basa su due leggi fondamentali:
- il corpo tende a guarire da solo (Autoguarigione)
- per vivere è necessaria l’energia vitale (Prana o Chi)
Il corpo umano tende continuamente a mantenere l’omeostasi, ovvero l’equilibrio psico fisico che ci consente di vivere. Il Pranic Healing, in caso di necessità, di fatto accelera il processo di guarigione ottimizzando quantità e distribuzione dell’energia vitale nella/e zona/e malata/e e in tutto il corpo, favorendo il benessere generale.
3. I Chakra
In condizioni normali l’energia fluisce regolarmente attraverso i meridiani, minuscoli e invisibili canali, come dei vasi sanguigni, lungo i quali ci sono oltre 300 punti, Chakra, in India, o U suè in Cina attraverso i quali si può agire per ripristinare il flusso regolare.
I punti più importanti sono alcuni sette per altri undici (vedi immagine).
4. Depressioni e Congestioni
In presenza di squilibri, l’aura evidenzia delle
- depressioni, carenza di energia, o
- congestioni, eccesso di energia, che si percepiscono come dei bubboni più o meno grossi.
A quel punto l’Healer, il guaritore, esegue le manovre di base ovvero:
- scanning, scansione e misurazione dell’energia
- sweeping rimozione dell’energia in eccesso
- proiezione di energia
Lo scanning gli consente di misurare con le mani la regolare distribuzione dell’energia e, quando ne percepisce uno squilibrio, per esempio una congestione, comincia a ridurla.
Con lo sweeping, rimuove cioè l’energia in eccesso usando le mani, proprio come fai tu quando togli la sabbia intorno al castello che hai costruito in riva al mare. Così come butti via la sabbia che hai rimosso dal castello, allo stesso modo il guaritore rimuove con le mani l’energia in eccesso e la getta in una bacinella contenente acqua e sale preparata allo scopo di disintegrare gli scarti di energia.
5. Proiettare energia sana
Dopo aver pulito per bene, il guaritore si predispone per proiettare sulla parte sofferente un bel flusso di energia sana, qualcosa di simile al raggio fotonico di Jeeg robot d’acciaio che i vecchietti come me ricorderanno.
Per farlo, con una mano protesa verso l’alto riceve l’energia dal sole e con l’altra, orientata sulla parte interessata del paziente, proietta energia pulita fino a che non percepisce la sensazione che il paziente ne è saturo ed è in grado di riprendere le sue normali attività.
Tutto questo avviene senza vedere di fatto l’energia, ma soltanto immaginandola e percependola attraverso le mani. Proprio come quando prendi la scossa senza vedere l’energia elettrica che te l’ha provocata.
6. Pranic healing: esercizi di Scanning e Sweeping
Dopo aver ascoltato la parte teorica del corso, è venuto il momento di fare degli esercizi.
Per esempio, quello detto scanning, ovvero avvicinare la mano senza toccare il corpo del compagno per sentire, percepire la sua aura cioè lo strato di energia vitale, il Prana o Chi.
E quando l’istruttore mi ha chiesto
Dove la senti l’energia?
io l’ho guardato, poi ho guardato la mia mano e gli ho risposto… Qui! sento del calore sotto il palmo della mano.
Esatto – mi ha risposto – puoi avvertirlo come un calore, una pressione o anche una vibrazione.
E mentre lo diceva allungava la sua mano e, più o meno nello stesso punto in cui l’avevo avvertito io, annuiva dicendo che avevo avuto ragione.
Era proprio lì!
Dai, su, è suggestione!
confesso di aver pensato. Poi, però, la cosa si è ripetuta nell’esercizio successivo, in quello dopo e in quello dopo ancora e, ogni volta, quella sensazione di calore l’ho avvertita in un punto diverso più o meno confermato poi dall’istruttore.
A quel punto mi sono detto
È possibile che abbia orientato la mia attenzione selettiva su qualcosa che prima avevo ignorato?
Confesso che il Coach e lo Psicologo, che ogni tanto litigano nella mia mente, questa volta hanno convenuto sulla tesi che, alla fine:
Finché funziona…è Ok!
E infatti ha funzionato!
Avevo un dolore alla spalla che mi stava assillando da oltre un anno e, dopo che la mia compagna di corso ha applicato lo Sweeping, ovvero la rimozione di energia in eccesso, il dolore era quasi scomparso.
Oh, oh! mi sono detto, qui c’è qualcosa che bisogna approfondire.
E così, nonostante la mia abitudine a uscire dalla zona di comfort, ho dovuto faticare un po’ per zittire il mio dialogo interno e aprire la mente a qualcosa che probabilmente avrei dovuto prendere quanto meno in considerazione e approfondire.
Ammetto che queste cose hanno richiamato alla mia mente concetti già presi in considerazione quando frequentavo una palestra di Kung Fu, ove sostenevano più o meno gli stessi principi.
A quel tempo il mio Sifu, il maestro, raccontava che già l’Imperatore giallo, Huang Di, circa 3.000 anni fa, pagava i suoi medici per non ammalarsi e, se questo invece accadeva, gli faceva tagliare la testa.
8. Pranic healing: esperimenti pratici
Nei giorni successivi, un pò per fare il fico un pò per fare pratica ho provato ad applicare gli insegnamenti appresi e, in tutti i casi, le persone mi hanno riferito, confesso con mia grande sorpresa, di aver sentito qualcosa durante il trattamento e benefici alla fine.
Poi ho provato l’autotrattamento alla mia spalla dolorante cronica e…ha funzionato.
Boh! Sai che c’è? Ma quante domande…funziona?
Si? E allora lo faccio e cosa importa se non ci sono evidenze scientifiche.
Il rischio maggiore è che non funzioni? Ok! Tanto, tutto sommato è gratis!
A proposito di energia, Rhonda Byrne, nel suo libro The secret, sostiene che le cose non accadono mai per caso, ma perché, con l’energia elettromagnetica prodotta dai nostri pensieri, le attiriamo (vds. Legge dell’attrazione)
Ti invito, quindi, a riflettere su eventi, situazioni, teorie che la logica o il timore di chissà cosa ci indurrebbe ad ignorare ma che, forse, potrebbero rivelarsi utili o, per meglio dire, l’uovo di Colombo di tante situazioni dalle quali facciamo fatica ad uscire.
Ogni tanto potremmo semplicemente dire Cosa ho da perdere a provare?
Enjoy your life!
Ecco la Mappa mentale dell’articolo così potrai ricordare meglio i contenuti.
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