Articolo aggiornato il 22 Ottobre 2022
Vuoi migliorare le tue relazioni interpersonali? Cambia il tuo punto di vista.
A volte, nelle relazioni interpersonali, possiamo incontrare delle difficoltà che spesso tendiamo ad attribuire agli altri nella assoluta convinzione che il nostro punto di vista sia quello giusto. Ci sono di certo casi nei quali il nostro modo di vedere è adeguato, ma ce ne potrebbero essere altrettanti nei quali la giusta interpretazione della realtà è quella del nostro interlocutore o, il più delle volte, una combinazione delle due.
Oggi ti parlo proprio dei punti di vista, di come questi possono influire sulle nostre relazioni sociali e interpersonali e come puoi fare per migliorarle.
Lascia che ti racconti un aneddoto
Una volta mi trovavo all’aeroporto di Pescara dove eravamo atterrati con l’elicottero per fare rifornimento di combustibile e da lì ripartire alla volta di Pratica di Mare. Le condizioni meteorologiche non erano ideali tanto che la visibilità era scarsa, meno di un chilometro, a causa di una pioggerellina fitta fitta. Il paesaggio intorno era, di conseguenza, grigio, triste e l’umidità faceva penetrare, come si dice, il freddo nelle ossa.
Bucare le nubi
Tuttavia, finito il rifornimento, mi confrontai con l’altro pilota e decidemmo di decollare comunque, prevedendo di bucare (attraversare in gergo aeronautico) quello che avevamo stimato fosse solo un sottile strato di nuvole al disopra del quale eravamo certi di trovare una visibilità ottima.
Dunque decollammo e, come previsto, salimmo per entrare nelle nubi, cosa che avvenne prestissimo perché erano davvero basse. Dentro la nuvola non riuscivamo a vedere assolutamente nulla, soltanto un inquietante grigiore che ricordava lo zucchero filato delle feste e che mi costrinse a concentrare l’attenzione sul pannello strumenti per mantenere l’elicottero con l’assetto giusto.
Salii a 1000 piedi, 2000, 3000 e ancora niente, sempre…zucchero.
Cominciai a sentire un fastidioso brivido dietro la schiena quando mi venne in mente che l’elicottero non poteva salire all’infinito e che avremmo potuto incrociare altri aeromobili e rischiare di fare una… frittata.
Finalmente fuori
Quando ormai avevo perso le speranze, a ben 12500 piedi sbucammo da quello strato nuvoloso tutt’altro che sottile.
L’ansia che mi aveva attanagliato lo stomaco si dileguò istantaneamente alla vista di uno spettacolo che mi lasciò senza fiato.
Un immenso tappeto di soffice ovatta bianchissima illuminata da un sole splendente.
Una delle prove dell’esistenza di Dio – pensai, mentre guardavo rapito intorno a me uno scenario che, per un pilota di elicotteri abituato a volare a bassa quota, era straordinario.
La nube grigia e triste dell’aeroporto di Pescara ora era bianca e splendente, affascinante.
È proprio una questione di punti di vista
Eh già, volando in elicottero per 40 anni ho avuto la fortuna, tra l’altro, di comprendere l’importanza dei diversi punti di vista.
In questo articolo:
1. Questioni di punti di vista
Ciò che vedevo da terra, per esempio le case, le persone, i parchi, dall’alto era invece completamente diverso. Facevo fatica a riconoscere anche posti che conoscevo benissimo, costringendo la mia mente a rielaborare l’immagine di quella e di tante altre località, compresa casa mia.
La stessa cosa accade, se ci pensi, quando ci accorgiamo che quello che vediamo, ascoltiamo, percepiamo è diverso da quello che vedono, ascoltano e percepiscono gli altri.
Ma non vedi che è così?
Scusa, lo senti o no?
E siamo così sicuri che l’altra persona sia…distratta, se non peggio, da non prendere nemmeno lontanamente in considerazione il fatto che, per una serie di ragioni, ognuno di noi vive e interpreta l’esperienza sensoriale in modo del tutto soggettivo.
Motivazioni diverse
I motivi possono essere tanti e complessi.
Da un modo diverso di acquisire l’informazione proveniente dai sensi, per esempio se siamo miopi, un po’ sordi o se abbiamo le mani delicate o callose. Ma soprattutto, quello che è spesso diverso è il significato che ciascuno attribuisce all’informazione sensoriale.
Quando vedi qualcosa, per esempio, il cervello cerca immediatamente di collegarla a ricordi ed esperienze precedenti per ottenere una risposta immediatamente utilizzabile e, soprattutto, senza spendere troppe energie mentali.
Influenza della Memoria a breve termine
La memoria a breve termine, infatti, che si occupa di elaborare rapidamente i dati sensoriali, purtroppo ha risorse limitate, da un minimo di 5 a un massimo di 9 contemporaneamente (George Miller), oltre le quali seleziona quelle che pensa gli servano e cancella le altre. E dato che ognuno di noi ha una sua cultura, un vissuto proprio, esperienze del tutto personali, ecco che anche l’interpretazione del mondo è del tutto personale e diversa da quella di chiunque altro.
Cioè, se non la vede come la vedi tu, non lo fa apposta per farti dispetto, ma è davvero quello che la mente gli suggerisce di vedere, usando delle scorciatoie, le cosiddette euristiche, per fare in fretta ed evitare di sprecare troppe energie mentali.
In generale, nella maggior parte dei casi ci azzecca, ma qualche volta può commettere anche clamorosi errori che comunque difficilmente sarà disposto ad ammettere.
E tutto questo a cosa mi serve?
Ti serve, ti serve…
2. Comprendere: significato
Vedi, comprendere il punto di vista dell’altro non vuol dire essere necessariamente d’accordo. Il significato di comprendere è contenere in sé, abbracciare, racchiudere. Comprendere è sinonimo di atteggiamento di benevolenza e indulgenza verso qualcuno (Treccani).
Comprendere il punto di vista altrui può tornarti quindi molto utile nelle relazioni interpersonali. Può aiutarti ad entrare in empatia con gli altri e predisporre le basi per comunicare in maniera efficace, creare buone relazioni sociali e ottenere il risultato che desideri, tenendo conto delle altrui esigenze.
Quando lo farai il tuo cervello potrebbe protestare generandoti delle sensazioni fastidiose, spesso localizzate nello stomaco, come se qualcuno te lo stringesse, per segnalarti che stai facendo una forzatura. Sii indulgente, accetta un piccolo fastidio e questo ti ripagherà ampiamente dello sforzo fatto con numerosi vantaggi.
3. Comprendere: i vantaggi
Comprendere il punto di vista degli altri ti offrirà infatti vantaggi:
- nel lavoro
- nella vita di coppia
- con i figli
L’atteggiamento di apertura verso l’altro ti farà vivere meglio nel tuo ambiente di lavoro dove, spesso, riuscire ad accettare il punto di vista degli altri favorisce la creatività e soluzioni inaspettate a problemi apparentemente irrisolvibili.
Nella vita di coppia
La vita di coppia a volte nasconde delle insidie dovute proprio a un diverso approccio alla vita.
L’uomo, portato per sua natura ad avere una visione più focalizzata e occuparsi maggiormente dei dettagli, e la donna che, invece, ha un punto di vista più ampio che le consente di avere una migliore visione d’insieme anche a discapito di qualche dettaglio.
Con i figli
E che dire dei figli?
Quando si trovano generazioni diverse a confronto può essere davvero impegnativo trovare un punto di incontro, salvo che non ci si predisponga ad ascoltare e immedesimarsi nell’altro.
Essere disponibile a osservare qualcosa da uno o più punti di vista diversi, ti aiuta inoltre ad abituarti a stimolare i tuoi schemi abituali consentendoti di crearne di nuovi, magari più versatili ed efficaci.
Dunque, come vedi, non sempre il significato che attribuiamo alle cose, al comportamento delle persone e agli eventi in genere è quello giusto. Può essere soltanto il risultato della valutazione che scaturisce dall’aver basato tutto sul nostro punto di vista che potrebbe non essere il migliore. Ecco perché è opportuno essere consapevoli di questo e accettare come fatto la possibilità che i punti di vista possono essere tanti e diversi.
Pensa che, ogni volta che lo farai, potrai imparare qualcosa di nuovo e crescere ancora, e ancora, e ancora…