Articolo aggiornato il 30 Ottobre 2022
Si può ipnotizzare una persona senza parlare? Esistono numerose tecniche di ipnosi per indurre nelle persone uno stato di trance, alcune molto semplici, altre più complesse.
Oggi ti parlo di una tecnica per ipnotizzare una persona senza dire nemmeno una parola, usando cioè se stessi per guidare l’altra.
Ma cosa vuol dire ipnotizzare?
In questo articolo:
1. Ipnotizzare
Ipnotizzare vuol dire indurre in se stessi o in altre persone lo stato di ipnosi, detto anche trance.
Lo stato di trance ipnotica è una condizione del tutto naturale che viviamo ogni giorno spontaneamente, anche più volte senza rendercene conto quando spostiamo l’attenzione dall’esterno all’interno. Ciò vuol dire rivolgersi ai pensieri, ai ricordi trascurando le informazioni provenienti dai sensi.
Dal punto di vista neurobiologico lo stato di ipnosi corrisponde a una frequenza delle onde elettriche prodotte dal cervello compresa tra i 14 e i 3 hertz, quelle degli stati di coscienza alfa e teta. Quando il cervello è in questa modalità di funzionamento si entra molto più facilmente in contatto con la mente inconscia, quella cioè della quale non siamo consapevoli. Il grande lavoro svolto dal cosiddetto inconscio avviene sotto la soglia della consapevolezza e che ci consente di fare gran parte delle cose che facciamo ogni giorno.
Per accedere in modo consapevole allo stato di ipnosi e sfruttarne le enormi potenzialità, dal semplice rilassamento al ritrovamento dentro se stessi di risorse presenti ma spesso ignorate, si usano delle tecniche di ipnosi.
2. Tecniche di ipnosi
Le tecniche per indurre uno stato di ipnosi sono diverse e possono essere di tipo:
- verbale o
- non verbale
Ipnosi verbale
Le tecniche di ipnosi verbale si basano sull’uso di un particolare linguaggio, detto abilmente vago, con il quale si stimola la mente a trovare il significato e il contenuto soggettivo da attribuire a quelle parole. Era il linguaggio utilizzato dal famoso ipnoterapeuta Milton Erickson codificato e divulgato da Bandler e Grinder nel cosiddetto Milton model.
Ipnosi non verbale
Lo stato di trance ipnotica può essere tuttavia indotto anche senza pronunciare nemmeno una parola ovvero utilizzando il linguaggio del corpo.
La procedura è la stessa per la tecnica di ipnosi verbale tranne che per l’uso delle parole. Si tratta infatti della tecnica del ricalco e guida.
Il ricalco consiste nel ricalcare appunto, come se si posassero cioè i piedi sulle orme lasciate da una persona. Nel caso dell’ipnosi non verbale si ricalcano più precisamente i comportamenti della persona.
In particolare, si osserva attentamente la persona cercando di cogliere ogni più piccola variazione corporea come:
- posizione del corpo
- battito delle palpebre
- movimenti delle mani e dei piedi
- respirazione
Una volta individuato il comportamento devi fare altrettanto, appunto ricalcarlo.
Se, per esempio, la persona inclina il busto da un lato, inclina anche il tuo dal lato corrispondente. È po’ il gioco dello specchio che fanno i bambini.
Se noti un battito di palpebre, fallo anche tu, così pure se sposta una mano o un piede.
Nota in particolare il ritmo respiratorio ponendo attenzione all’espansione del torace. Il ricalco della respirazione risulta meno evidente a livello cosciente, ma molto efficace a livello inconscio.
Quando la persona si accorgerà, anche inconsciamente, che ti stai adeguando ai suoi comportamenti, si sentirà compresa, accolta ed entrerà più facilmente in empatia con te.
È tuttavia opportuno farlo con estremo garbo facendo attenzione a non esagerare. Una ripetizione plateale del comportamento potrebbe infatti apparire poco rispettosa e comportare l’effetto contrario.
Una volta creata la necessaria empatia con la persona puoi allora passare alla seconda fase, cioè la guida.
Comincia cioè a proporre i tuoi comportamenti, battendo per esempio le palpebre a un ritmo diverso, magari più lento.
Rallenta anche la frequenza respiratoria e assumi una posizione ben rilassata.
Per ogni variazione proposta verifica che la persona ti segua. In caso contrario dovrai tornare a ricalcare i suoi comportamenti per ricreare il cosiddetto rapport, cioè la condizione di empatia.
Ti accorgerai dopo un po’ che entrambi entrerete in un piacevole stato di trance ipnotica riconoscibile da diversi segnali come:
- vista sfocata
- senso di torpore
- rilassamento del corpo
- sensazione di distacco dalla realtà esterna
per citarne alcuni tipici dello stato di ipnosi.
Un segnale molto particolare che puoi notare e che ti dirà che la persona è in trance è la dilatazione delle pupille.
Dilatazione delle pupille
Daniel Khanneman, psicologo americano, sottolinea il fatto che le pupille tendono a dilatarsi quando spostiamo l’attenzione dall’esterno all’interno.
Anche questo è il motivo per il quale, oltre le tecniche di ipnosi, è fondamentale che tu per primo sia in grado di entrare in trance prima di ipnotizzare un’altra persona.
Se lo farai le tue pupille si dilateranno e la persona di fronte a te inconsciamente lo percepirà e si adeguerà entrando anch’essa in trance.
Ipnotizzare con lo sguardo
È quello che si dice ipnotizzare con lo sguardo. Le pupille dilatate sono come una porta attraverso la quale le persone entrano e si ritrovano in un piacevole stato di benessere.
L’utilizzo consapevole dello sguardo ipnotico, caratterizzato anche dalle pupille dilatate, consente così di ipnotizzare una persona in pochi secondi.
È quello che accade in modo spontaneo e naturale quando un ragazzo innamorato guarda negli occhi la propria ragazza esprimendole i sentimenti provati nel profondo del cuore. Lui non si rende conto di avere le pupille dilatate, ma la mente inconscia della sua ragazza lo percepisce eccome e, come si suol dire, si perde nei suoi occhi piacevolmente ipnotizzata.
Questo comporta che, attraverso l’ipnosi, possono migliorare le tue relazioni personali e professionali consentendoti di accedere direttamente all’inconscio delle persone.
Quando, per esempio, recito in teatro, con la coda dell’occhio noto lo sguardo degli spettatori. E mi accorgo che anch’esso è perso nell’immaginazione indotta dalla storia rappresentata sul palco dagli attori.
La capacità di ipnotizzare le persone offre infinite possibilità di applicazione in diversi ambiti come ad esempio quello:
- terapeutico
- coaching
- relazioni sociali
La persona ipnotizzata ha, come dicevo, la possibilità di dialogare con l’inconscio al quale può chiedere di ottenere quello di cui ha bisogno.
In particolare si possono recuperare risorse interiori che non riusciamo ad esprimere perché ostacolate da schemi mentali inadeguati.
L’inconscio invece non tiene conto di queste limitazioni e, semplicemente, cerca nella memoria le informazioni più utili a soddisfare le esigenze della persona che si è rivolta a lui.
Ciò vuol dire quindi che, per sfruttare appieno l’ipnosi, è sempre necessario porsi un obiettivo da raggiungere attraverso l’inconscio.
Suggestioni post ipnotiche
In relazione all’obiettivo, una volta in trance ipnotica, puoi utilizzare le cosiddette suggestioni post ipnotiche. Sono una sorta di suggerimenti, di indicazioni di massima che l’inconscio interpreterà secondo quanto necessario e andrà a recuperare le risorse opportune che metterà a disposizione della persona. Quest’ultima si potrà accorgere che questo è accaduto quando si affacceranno alla mente cosciente quelle intuizioni che ti fanno esclamare
ma certo, ecco la soluzione. Come ho fatto a non pensarci prima
Quando avrai deciso che la sessione ipnotica è terminata devi guidare la persona ipnotizzata a riprendere consapevolezza del mondo esterno.
Così come per le tecniche di ipnosi verbale usi le parole per orientare l’attenzione della persona, con questa tecnica di ipnosi non verbale lo dovrai fare utilizzando ancora il tuo linguaggio del corpo. Dovrai cioè inviarle dei segnali che la persona possa interpretare che dovrà riprendere coscienza delle informazioni esterne.
Potrai, per esempio, cambiare la tua posizione del corpo o muoverti in modo irregolare; sorridere e, soprattutto, così come hai fatto inizialmente, riporta tu per primo la tua attenzione all’esterno. Concentrati perciò sulla persona o sull’ambiente circostante e questo comporterà anche il restringimento delle pupille che contribuirà ad interrompere quel filo magico che si era creato inizialmente.
Quando entrambi avrete preso di nuovo coscienza dell’esterno, potrete tranquillamente riprendere le normali operazioni della giornata.
L’ipnosi, in pratica, non è altro che uno strumento, una chiave, che consente di accedere all’inconscio. Se perciò impari a utilizzarlo per te stesso e per gli altri puoi migliorare la tua vita e la loro.
Dunque, per ottenere i grandi vantaggi dell’ipnosi, è tuttavia necessario acquisire prima le tecniche di ipnosi utili allo scopo, come quella non verbale di cui ti ho parlato oggi, e iniziare a utilizzarle per te stesso e per gli altri.
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