Articolo aggiornato il 30 Luglio 2023
Cos’è il coaching e quali sono gli strumenti utilizzati dal coach nello svolgimento della sua professione.
Il coaching è una professione relativamente nuova con la quale il coach aiuta il coachee, il cliente, a definire i suoi obiettivi, predisporre un piano d’azioni, recuperare dentro di sé le risorse necessarie per coprire il percorso verso il raggiungimento dei risultati desiderati e molto altro ancora.
Ma come fa il coach a ottenere questi risultati?
Utilizzando i suoi strumenti, così come fa un qualsiasi professionista.
Un chirurgo, per esempio, utilizza strumenti chirurgici come il bisturi, pinze o forbici.
Un avvocato si affida ai codici, leggi e regolamenti per difendere i propri assistiti.
Quali sono allora gli strumenti del coach?
Prima di entrare nel dettaglio dell’ armamentario del coach è forse meglio comprendere prima gli aspetti fondamentali del coaching.
In questo articolo:
1. Il coaching
Dal punto di vista storico si collegano spesso le origini del coaching agli studi ed esperimenti condotti sul campo, da tennis, da Tim Gallway, un allenatore di quello sport. Le sue riflessioni furono orientate al recupero delle risorse interiori dei suoi atleti affinché riuscissero ad esprimersi sul campo al meglio delle proprie possibilità. In particolare, egli notò che le prestazioni dei suoi tennisti erano influenzate, nel bene e nel male, dalle dinamiche interiori di ciascuno che chiamò interferenze.
Famosa è la sua formula della performance che evidenzia quanto la prestazione dipenda dalla relazione tra il potenziale e le interferenze.
Il risultato dei suoi studi confluì nel libro Il gioco interiore del tennis considerato una sorta di pietra miliare del coaching al quale fecero poi seguito altri testi nel campo personale e del business.
Le osservazioni di Tim Gallway furono poi riprese e approfondite da un altro autore, John Withmore, il quale ha suggerito quali siano i due pilastri sui cui si fonda la professione del coaching ovvero la consapevolezza e la responsabilità.
Consapevolezza e responsabilità
Il coach, in pratica, ha il compito fondamentale di aiutare le persone a prendere consapevolezza dei propri desideri, obiettivi, risorse interiori, ostacoli e azioni necessarie da eseguire.
Allo stesso tempo ha l’onere di assicurarsi che il coachee si assuma la piena responsabilità di mettere in atto quelle azioni.
Nel far questo dovrà evitare in ogni modo di suggerire cosa fare, ma soltanto guidare la persona a individuare dentro di sé le risorse necessarie e scegliere le azioni più efficaci da fare per raggiungere gli obiettivi definiti in precedenza.
Una volta compresa l’importanza di consapevolezza e responsabilità resta poi da capire gli strumenti migliori che deve utilizzare il coach per svolgere in maniera efficace la sua professione.
2. Gli strumenti del coaching
Per ottenere questo egli si avvale di molti strumenti, la maggior parte dei quali sfruttano la profonda conoscenza e l’uso sapiente del linguaggio.
Questa competenza è essenziale perché le parole hanno il potere di evocare pensieri e immagini nella mente delle persone. Di conseguenza, quando il coach è in grado di padroneggiare questi strumenti, può più facilmente orientare la mente del coachee alla ricerca di tutti quegli aspetti che fino a quel momento non era stato in grado di prendere in considerazione.
Tra gli strumenti linguistici più efficaci a disposizione del coach ci sono:
- il Metamodello della PNL
- l’ipnosi e il Milton model
- gli Sleight of mouth
- i Livelli logici
- i Metaprogrammi della PNL
- le submodalità
Il Metamodello della PNL
Il Metamodello della PNL è essenzialmente un insieme di domande tipiche che il coach pone al coachee per aiutarlo a rendere specifico ciò che espresso in maniera generale.
Gli uomini sono più forti delle donne
In questo caso una domanda del Metamodello potrebbe essere:
Proprio tutti gli uomini sono più forti delle donne?
La domanda può allora guidare il coachee a riflettere ed eventualmente ampliare il suo punto di vista.
Il Milton model e l’ipnosi
Il Milton model, invece, è l’opposto del Metamodello. Gli schemi linguistici infatti tendono ad essere generici, vaghi al fine di indurre la mente inconscia del coachee a cercare dentro di sé un significato appropriato alle esigenze della persona.
So che stai pensando che puoi trovare dentro di te proprio le risorse di cui hai bisogno per raggiungere i tuoi obiettivi e vivere uno stato di completo benessere.
Come puoi notare sono parole vaghe alle quali ciascuno può attribuire il proprio significato stimolando la parte inconscia della mente. In tal modo l’attenzione del coachee si sposta dall’esterno all’interno generando uno stato di trance ipnotica più o meno profondo.
Sleight of mouth
Le convinzioni sono schemi mentali molto potenti che possono limitare la capacità di trovare nuove idee o soluzioni a problemi.
Il mio aspetto non è gradevole e quindi non troverò mai una persona che mi possa amare.
Per ridurre o eliminare gli effetti limitanti delle convinzioni lo strumento linguistico più efficiente che può usare il coach è quello degli Sleight of mouth ovvero destrezze linguistiche.
Vedi, per trovare una persona che ti ami, non è tanto importante avere o meno un aspetto gradevole quanto accettare se stessi e porsi in modo aperto verso le altre persone.
Questo potrebbe essere un esempio di Sleight of mouth grazie al quale il coachee può scalfire o addirittura smontare del tutto la sua convinzione e dire
Non ci avevo mai pensato sai, forse hai proprio ragione, farò così. In fondo se non amo me stessa come posso pensare che altri mi possano amare.
I livelli logici
Quando il coach usa lo strumento dei livelli logici, invece, aiuta il coachee strutturare in modo efficace le proprie esperienze collocandole in ordine gerarchico, a partire dal basso, tra
- ambiente
- comportamenti
- capacità
- valori e convinzioni
- identità
- spirito
In tal modo il coachee sarà in grado di attribuire la giusta importanza alle cose anche comunicando con le altre persone.
I Metaprogrammi della PNL
Con i Metaprogrammi della PNL poi il coach può trovare il modo per motivare il coachee riconoscendo il modo specifico con il quale egli trova la spinta per fare le cose. Sono numerosi modelli, tra i quali i più noti
- via da/verso
- generale/particolare
- proattivo/reattivo
- opzioni/procedure
È uno strumento molto utilizzato anche nelle risorse umane delle aziende per collocare meglio le persone giuste nell’incarico più adatto ad esse.
Le submodalità
Le submodalità sono un mezzo molto potente applicabile per molti scopi tra i quali:
- gestire ricordi spiacevoli o esaltare quelli piacevoli
- superare convinzioni limitanti
- gestire le fobie
- migliorare la motivazione
Quelli appena descritti sono strumenti idonei a comunicare con il coachee, recuperare risorse interiori e migliorare il suo stato d’animo.
Riguardo invece alla definizione di obiettivi e piani d’azione per raggiungerli ne esistono altri specifici. I modelli più conosciuti e utilizzati sono:
- Ruota della vita
- GROW
- SMART
La ruota della vita
Con la ruota della vita è possibile fare un’analisi abbastanza dettagliata della vita del coachee dalla quale partire per esempio per definire obiettivi di miglioramento della propria vita personale e/o professionale e aziendale.
I modelli GROW e SMART
I modelli GROW e SMART invece sono acronimi utili a ricordare gli aspetti specifici da valutare nella definizione precisa degli obiettivi.
GROW, per esempio, indica
- Goal (obiettivo)
- Reality
- Options
- Will
Il modello SMART invece ricorda che un obiettivo, per essere efficace, deve essere:
- Specifico
- Misurabile
- Achievable (raggiungibile)
- Realistico
- Time related (con una scadenza temporale).
Questi, in estrema sintesi, gli strumenti più comuni utilizzati dal coach per guidare il coachee nella realizzazione di quello che desidera, dal miglioramento dello stato d’animo al recupero di capacità nascoste utili per affrontare gli inevitabili ostacoli incontrati lungo il percorso.
Puoi trovare il relativo approfondimento dei singoli strumenti negli articoli del blog e imparare anche a utilizzarli per i tuoi scopi.
Gli strumenti, tuttavia, sono soltanto strumenti, come quelli contenuti in una cassetta degli attrezzi di un tecnico. La capacità di utilizzare quelli giusti al momento e con le persone giuste dipende dalla competenza, dalla sensibilità e dall’esperienza di un buon coach nello svolgimento di questa meravigliosa professione.
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Bibliografia
Gallway, W.T., Il gioco interiore del tennis. Come usare la mente per raggiungere l’eccellenza., 2013, Ultra
Whitemore, J., Coaching. Come risvegliare il potenziale umano nella vita professionale e personale, 2020, Unicomunicazione