Articolo aggiornato il 16 Novembre 2024
Il termine processi cognitivi deriva da cognizione – cioè conoscenza – e si riferisce alle funzioni delle quali si serve la mente umana per conoscere e interagire con il mondo circostante.
In questo articolo troverai la definizione e il significato di processi cognitivi, che cosa sono, come può esserti utile conoscerli e perché gli atteggiamenti non possono essere considerati processi cognitivi autonomi.
La Psicologia, scienza che studia il pensiero dell’uomo, è una disciplina relativamente giovane. Nata ufficialmente alla fine del XIX secolo, ha sostenuto nel tempo diverse teorie, dallo strutturalismo al funzionalismo per giungere al più recente cognitivismo che studia, appunto, le diverse funzioni della mente.
A tal proposito ti sarai anche chiesto quale sia la differenza tra mente e cervello.
Il cervello è un organo fisico, collocato nel cranio e composto da miliardi di cellule neuronali collegate tra di loro attraverso le sinapsi.
È uno degli organi di cui si avvale il nostro organismo per vivere ovvero i polmoni per respirare, gli occhi per vedere, le orecchie per ascoltare, lo stomaco, il fegato, il pancreas e l’intestino per trasformare il cibo che mangiamo in energia.
La mente, invece, è intesa come l’insieme delle funzioni, i processi cognitivi appunto, svolti dal cervello.
Sarebbe come dire, per usare il linguaggio dei computer, che il cervello è l’hardware, come la RAM, e la mente il software, come Word, Excel o Safari.
In questo articolo:
1. Cosa sono i processi cognitivi
I Processi cognitivi sono quindi le modalità, i procedimenti adottati dalla mente umana per
- scegliere dove orientare l’attenzione
- acquisire ed elaborare le informazioni provenienti dai sensi
- ricordare le informazioni importanti e trascurare o eliminare le altre
- prendere le decisioni opportune in relazione alle necessità
Quali sono dunque i processi cognitivi?
Per vivere ogni giorno nell’ambiente che ti circonda e adattare i tuoi comportamenti in relazione alle condizioni nelle quali vivi la mente usa:
- l’attenzione
- la percezione
- le emozioni
- le memorie a breve e a lungo termine
- il pensiero e il ragionamento
- il linguaggio
- l’apprendimento
Vediamole, nello specifico, una ad una.
L’attenzione
Tra i processi cognitivi l’attenzione merita una particolare…attenzione, perché grazie ad essa siamo in grado di dedicare le energie mentali a quello che riteniamo di maggiore interesse.
Ciò è importante nella misura in cui tali energie, in particolare quelle necessarie per l’elaborazione immediata delle informazioni, non sono illimitate.
Come dimostrò George Miller in un suo famoso articolo, la mente può elaborare contemporaneamente 7+/-2 gruppi di informazioni, parcheggiando o eliminando le altre.
La percezione
Questa funzione ha l’importante scopo di trasformare i segnali che provengono dai sensi in informazioni chiare e gestibili dalla memoria a breve termine.
Per far questo, crea dei modelli ai quali fa riferimento per riconoscere a quale categoria appartiene quell’informazione.
Nel caso della vista, per esempio, si avvale di piccoli modelli, quadrato, cilindro, cerchio che mette insieme per costruire e riconoscere nel caso un cane o un’automobile.
Le emozioni
Le emozioni sono una valutazione dell’evento e una manifestazione fisica che ci danno preziose indicazioni su come reagire e comportarsi.
Paul Ekman, psicologo statunitense, ne ha catalogate sei principali ovvero:
- gioia
- tristezza
- sorpresa
- paura
- disgusto
- rabbia
A queste se ne aggiungono altre secondarie.
La memoria
Senza la memoria non potremmo fare nulla.
Essa ci è utile per trattenere ed elaborare informazioni nell’immediato (a breve termine) o in modo permanente (a lungo termine).
Nel corso dell’evoluzione, tuttavia, e soprattutto grazie al linguaggio e alla possibilità di trasferire all’esterno le informazioni, il carico di lavoro della memoria si è un po’ alleggerito rispetto a quello necessario all’uomo precedente, il sapiens sapiens.
Tra i vantaggi tuttavia paghiamo il prezzo di essere meno abituati a memorizzare. È per questo che oggi si parla molto di tecniche di memorizzazione, utili a recuperare l’efficienza di un tempo per applicarla, in particolare, nello studio.
Il pensiero e il ragionamento
Col pensiero e ragionamento coinvolgiamo tutti gli altri processi cognitivi per analizzare e trovare soluzioni ai problemi più disparati.
Il linguaggio
Il linguaggio è la funzione che ha determinato la svolta nell’evoluzione umana. A cominciare da quella biologica che ha determinato l’aumento di volume del cervello, nella zona pre frontale in particolare, e della scatola cranica – per far fronte ai nuovi compiti.
L’apprendimento
Taluni mi hanno chiesto se abbia a che fare con i processi cognitivi.
L’apprendimento non solo è implicato con gli altri, ma è esso stesso uno dei più importanti processi cognitivi.
È quello che ci consente, fin dalla nascita e per tutto l’arco dell’intera vita, di acquisire conoscenze, abilità, capacità che ci servono per interagire col mondo che ci circonda.
È una funzione complessa che può dare i suoi risultati immediatamente, quando è associata a una o più emozioni.
Riguardo invece all’apprendimento cosiddetto per ripetizione, come quando acquisisci nuove abitudini, può richiedere un periodo compreso fra i 21 e i 30 giorni.
Nel prossimo paragrafo andremo ad approfondire, invece, cosa sono i processi metacognitivi.
È una domanda, questa, che mi viene posta spesso e alla quale oggi voglio dare una risposta.
2. I processi metacognitivi
Acquisire la conoscenza dei processi cognitivi equivale alla cosiddetta Meta cognizione, ovvero la capacità di essere consapevole di come funziona la tua mente ed esercitare un certo controllo sui processi stessi.
Questa competenza ti può essere utile in ogni ambito della vita. In particolare, se sei uno studente, ti può essere utile per imparare a imparare, sfruttando al meglio tutti i processi cognitivi ed essere più efficace e più veloce.
Come per il cervello, in quanto organo, così per la mente, quale complesso dei processi cognitivi che ti ho descritto, se vuoi mantenerli efficienti per il maggior tempo possibile e godere del piacere di apprendere fino all’ultimo giorno della vita, devi utilizzarli il più possibile.
Usali soprattutto per tutto ciò che ti piace conoscere, che ti piace fare, così da realizzare ciò che desideri e vivere una vita emozionante e ricca di soddisfazioni.
Ora che ti ho spiegato cosa sono i processi cognitivi, ti mostro praticamente come essi possono influenzare la tua vita.
3. I processi cognitivi all’opera: vediamo come funzionano
Tutte queste funzioni operano in stretta sinergia e non necessariamente secondo un preciso ordine cronologico.
Volendo fare un utile riassunto dei processi cognitivi, considerando le relative funzioni in modo pratico e schematico, immagina come potrebbero agire di fronte a un qualsiasi evento esterno.
Per esempio, un raggio di sole che illumina un fiore sul quale si è posata un’ape per succhiare il nettare.
Ecco allora che gli occhi, i nostri sensori della vista, trasmettono l’immagine al cervello.
Qui la memoria visiva, dopo che la percezione ha riconosciuto gli elementi contenuti nell’immagine, elabora rapidamente che la presenza di un’ape potrebbe rappresentare un pericolo.
Di conseguenza, viene chiamata in causa l’attenzione, la quale fa in modo da concentrare una certa quantità di energie mentali su quell’evento. Quest’ultime vengono impiegate per eseguire ulteriori valutazioni su ciò che sta accadendo.
La focalizzazione dell’interesse favorisce, dunque, una più accurata percezione delle immagini, ma anche dei suoni, degli odori e delle sensazioni.
Le ulteriori informazioni sensoriali vengono ora elaborate più attentamente dalla memoria a breve termine, che tuttavia le conserva per pochi secondi, al massimo una ventina.
In questo lasso di tempo quelle informazioni vengono confrontate con quelle conservate in modo permanente nella memoria a lungo termine.
Potrebbe essere, ad esempio, il ricordo di una puntura d’ape ricevuta in passato o la conoscenza del fatto che l’ape è sul fiore per il nettare e non per pungere noi, come abbiamo imparato a scuola o seguendo un documentario in televisione.
Se l’emozione che proviamo è di paura, il ragionamento conseguente potrebbe portarci a decidere di allontanarci a debita distanza per evitare rischi di altre fastidiose punture.
Così facendo, apprenderemmo che, evitare di avvicinarsi troppo alle api, ci toglie da una situazione di pericolo ovvero quella di essere infilzati dal loro pungiglione. Incontrando un amico, infine, gli racconteremmo, attraverso il linguaggio, quanto ci è accaduto condividendo con lui un’esperienza, che apprenderebbe attraverso il nostro racconto.
Questo è soltanto un esempio di come potrebbe funzionare la mente, utilizzando tutti i processi cognitivi per interagire con il mondo circostante.
Allo stesso tempo, devi tener conto che la mente potrebbe utilizzare infinite combinazioni dei processi cognitivi disponibili al fine di percepire, analizzare e decidere il comportamento da adottare.
Hai trovato interessante il mio articolo sui processi cognitivi?
Continua a seguirmi, ne leggerai ancora tantissimi altri interessanti.
Affronteremo insieme un nuovo processo di consapevolezza su come funziona la tua mente.
Bibliografia
Psicologia generale – Paolo Cherubini
Psicologia cognitiva – Gabriella Pravettoni
Vuoi approfondire la conoscenza della tua mente per usarla al meglio?
Scarica subito l’estratto gratuito del mio libro
LE ONDE DEL SUCCESSO
SCARICA GRATIS L’ESTRATTO
E se vuoi ascoltare il nuovo racconto ipnotico scritto da me e narrato con la mia voce, scaricalo subito gratuitamente.